📚 Le nostre anime di
notte – Kent Haruf -
recensione a cura di Alice Bassoli
Ho letteralmente adorato questo romanzo. Perché? Per l’intimità che attraversa
ogni sua pagina, per le atmosfere calde e sospese, per quel realismo così
potente e al tempo stesso fragile.
Per l’umanità che racconta, che è fatta di silenzi, di sguardi che parlano, di
sussurri.
Siamo a Holt, Colorado.
Un giorno, Addie Moore bussa alla porta del vicino, Louis Waters. Entrambi sono
anziani, vedovi, soli. Le giornate sono diventate lunghe e vuote.
Addie è diretta, quasi scandalosa nella sua semplicità : “Vuoi passare le notti
da me?”.
Non per amore fisico, ma per la presenza, per il conforto di una voce nella
notte.
Nasce così una storia fatta di intimità , di racconti
sussurrati al buio, di piccoli gesti e parole leggere. Ma Holt è un paese che
osserva, giudica, e la loro relazione viene considerata ribelle e inspiegabile.
E allora Addie e Louis si trovano davanti a una scelta: libertà o rimpianto.
💛 Ho amato profondamente
questa storia per la sua delicatezza, per la poesia che scorre tra le righe,
per la semplicità disarmante con cui racconta qualcosa di grande: la voglia di
sentirsi vivi, a qualunque età .
Haruf riesce sempre a toccare il cuore senza mai alzare la voce.
Una piccola meraviglia.
genere: narrativa
anno di pubblicazione: 2015
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