venerdì 4 luglio 2025

PRELUDIO

 



Preludio - Carla Madeira -

recensione a cura di Rossella Lombardi


Ho avuto modo di conoscere ed apprezzare Carla Madeira leggendo il suo libro precedente “L’amore è un fiume “ che ho amato molto. Questa seconda opera conferma la bravura dell’autrice nell’indagare le relazioni familiari e la ricerca delle origini delle ferite dell’anima. 

In questo libro la storia è potente, intensa e dolorosa; la struttura  è ben costruita con una buona e coerente scelta del linguaggio. Il racconto si sviluppa  alternativamente su due piani temporali, nel presente e nel passato. In maniera molto originale vengono narrate  due storie parallele e convergenti :   i capitoli della prima , seguendo  una numerazione  progressiva  dall’uno al diciotto,  si alternano con i capitoli dell’ altra   che vengono  numerati  dal diciotto all’uno. I capitoli numero “uno”  segnano l’ incontro tra le due storie, il passato che incontra il presente anzi lo spiega ,lo  giustifica.  In tale capitolo la protagonista è  Vedina, la giovane moglie di Abel, frustrata , delusa e depressa .  Lei compirà un gesto  sconsiderato e apparentemente incomprensibile  nei confronti di suo figlio di cinque anni. Il lettore non può non chiedersi come può la vita averla portata a tanto ! La narrazione, con il susseguirsi delle vicende di ciascuno dei componenti della famiglia , porterà alla risposta a  questa domanda. L’autrice ripercorre le storie  di due fratelli gemelli identici, dei loro genitori e dei loro nonni. Il padre  dei gemelli, non sopportando più la moglie fredda e bigotta , per farle un dispetto, registra i due neonati all’anagrafe con i nomi di Abel e Cain. Così la madre , per evitare la maledizione evocata  dall’ episodio biblico, cresce i due figli chiamandoli Abel e Abelinho, evitando opportunamente il riferimento a Caino. I gemelli vivranno in perfetta simbiosi : un’unica identità in due corpi separati fino alla prima scolarizzazione , quando cioè sono costretti a differenziarsi , anche nel nome. Col tempo prenderanno strade diverse  e inizieranno a rivelare le loro differenti personalità.

La storia vedrà i due ragazzi crescere ed affrontare l’esperienza della morte, dell’ amore, dell’ insuccesso , della rivalità e dei conflitti.  Tanti sono i temi e le riflessioni  che emergono da questa lettura. Da parte di tutti i personaggi c’è la continua ricerca dell’ amore: l’amore come assenza, come dono, come  condanna .” Niente è più doloroso che sentirsi rifiutati !”. C’è poi naturalmente il tema della famiglia, con tutte le sue problematiche, all’ interno della quale  spesso si sceglie di non scegliere, di vivere nel silenzio , nell’incomprensione  dove l’ amore non è quasi mai né esplicito, né garantito.

Questa storia mi ha molto coinvolta. Tutti i personaggi sono interessanti ciascuno con le sue luci e le sue ombre. Li scopriamo fragili, anaffettivi, vendicativi, violenti ma anche empatici, sinceri, talentuosi  e determinati . Ho trovato molto coerente il titolo “Preludio”; probabilmente l’autrice  ha voluto sottolineare  come all’origine di ogni comportamento e  di ogni scelta c’è sempre una causa, un evento scatenante, avvenuto nel passato, un “ Preludio .   A volte occorre riavvolgere il nastro e tornare alla vigilia, della vigilia, della vigilia dell’evento. Il momento preciso in cui  prendiamo o veniamo presi  da una direzione e un bel giorno o un triste giorno…siamo ciò che siamo !”

Ho letto tempo fa un articolo illuminante di uno psicologo, di cui non ricordo il nome, riferito alle cinque cause  delle ferite indelebili  di cui ciascuno di noi può essere rimasto vittima : l’abbandono, il rifiuto, il tradimento, l’umiliazione e l’ingiustizia. In questo libro tali cause compaiono tutte.

La conclusione  della storia è inattesa, non convenzionale ma finalmente con una luce di speranza, perché l’amore salva.

 
genere: narrativa

anno di pubblicazione: 2025


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