martedì 3 dicembre 2024

L'ESTATE ALLA FINE DEL SECOLO

 




L’estate alla fine del secolo – Fabio Geda – 

recensione a cura di Lilli Luini

 

Zeno ha 12 anni, vive in Sicilia con la mamma, il papà e i nonni paterni. La scuola è finita, inizia l’estate, il ragazzo si aspetta giornate lunghe in libertà. Ma tutto cambia un mattino: uscito a pesca con il padre, costui si sente male. È l’avvisaglia di una grave malattia che costringe i genitori a spostarsi a Genova, in ospedale. Per tenere il figlio vicino, la madre Agata lo affida al proprio padre che vive isolato in un paesino dell’entroterra. C’è un problema: Zeno non ha mai sentito parlare del nonno, credeva fosse morto.

L’incontro tra i due è difficile, per giorni i nonno Simone si occuperà solo di nutrirlo. Poi, piano piano, le parole trovano la via per uscire, come pure le loro somiglianze che li condurranno a disegnare insieme. Quell’estate del 1999 sarà cruciale per Zeno. Gli incontri che farà, in quel microscopico paesino, avranno influenza sul resto della sua vita.

Il romanzo si dipana su due filoni, divisi nei capitoli. In uno Zeno racconta quell’estate, nell’altro è nonno Simone a raccontarsi in un diario. Ebreo, nato il giorno della promulgazione delle leggi razziali, seguiremo la sua famiglia in quegli anni di peregrinazioni che li segneranno a fondo. Conosceremo i genitori, la moglie Elena, nonna di Zeno. Ci sfuggirà Agata, come è sempre sfuggita al padre, due esseri incapaci di comunicare e che hanno finito per perdersi.

Un romanzo bellissimo, popolato di personaggi indimenticabili, coinvolgente e delicato al tempo stesso, che all’epoca della sua uscita subì qualche stroncatura dai critici perché puntava su cose “facili”: nonno e nipote, Shoah, malattie… Certo, la storia della letteratura è costellata di questi argomenti, ma a mio parere non esiste nulla che non sia già stato scritto. E allora quel che conta è il come è scritto e qui non ci sono dubbi di sorta. La storia di Simone e Zeno è di quelle che ci restano dentro per giorni, dopo aver voltato l’ultima pagina.


genere: narrativa

anno di pubbblicazione: 2011


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