Lily: storia di una vendetta - Rose Tremain -
recensione a cura di Connie Bandini
Rose
Tremain, autrice britannica tradotta in oltre trenta lingue e con sedici
romanzi all’attivo, porta il lettore nella Londra di metà Ottocento e in
particolare tra le mura di uno dei tanti orfanotrofi dell’epoca, dove i bambini
vengono considerati scarti o delinquenti e dove schiaffi e rimproveri sono il
loro pane quotidiano.
È in
questo ambiente cupo e bigotto che cresce Lily, abbandonata una notte di
novembre nei pressi di un parco, attaccata e ferita da un branco di lupi e
salvata per caso da un agente di polizia.
Lily,
da piccola, conosce il calore di una famiglia e il conforto di un abbraccio
prima di essere riportata, come la tradizione impone, in orfanotrofio. Dopo
un’infanzia di soprusi e rimproveri – considerata unica medicina efficace per
soffocare sul nascere ogni tentativo di ribellione – a diciassette anni Lily è
finalmente libera e riesce a provvedere a se stessa grazie all’occupazione in
un negozio di parrucche. Tuttavia non può considerarsi del tutto salva, perché
un’ombra incombe sulla sua vita e sul suo destino, un’ombra che le ha macchiato
l’anima del più grave dei delitti: Lily è un’assassina e questa colpa è una
pesante spada di Damocle che le grava sul capo.
Il
dolore che abita la coscienza di Lily è il sentimento che, meglio e più di
altri, l’autrice racconta con maestria. Di dolore sono avvolti gli ambienti
dell’orfanotrofio, ricettacolo di egoismo e perversione, nel quale la giovane
cresce; con il dolore legato alla consapevolezza di dover mentire la giovane
vive l’amore nei confronti dell’uomo che le fa battere il cuore e che, forse,
potrebbe salvarla.
Una
storia intensa, che parla di rimorso e riscatto, di accettazione e giustizia,
della crudezza del destino e del potere di un abbraccio.
Una
lettura appassionante – che presenta qualche ripetizione di troppo a causa
delle quali di tanto in tanto si perde il ritmo – in grado di offrire lo
spaccato di una società che, sebbene a distanza di quasi due secoli, continua a
stimolare l’interesse del lettore.
genere: narrativa
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