L'argine delle erbarie - Silvia Cavalieri -
recensione a cura di Connie Bandini
L’argine
delle erbarie segna l’esordio di Silvia Cavalieri – autrice modenese,
insegnante di lettere in una scuola media di Bologna – che dà vita a un romanzo
selvatico e orgoglioso come la terra in cui la storia è ambientata.
La
vicenda, che si apre con una scena estremamente evocativa in cui viene mostrata
la piena del fiume Secchia, è incentrata sulla figura di Liuba, figlia di una
violenza subita dalla madre Armida, erbaria come Zaira, madre di quest’ultima e
nonna della giovane. Il dono è stato passato alle donne di casa dalla Strulghina,
curatrice di campagna abile nell’aiutare molte persone con i suoi rimedi
naturali. Un universo al femminile quindi, in cui quest’arte curativa passa di
mano in mano, come un filo rosso che unisce una generazione all’altra.
Liuba
cresce insieme a Solidea, figlia di Ettore e Nadina, che stanno alla Cà Granda,
poco distante da dove vive lei. Il loro incontro è una sorta di magia,
un’alleanza, un patto tra due ragazzine le cui vite si intrecciano in un
momento storico particolarmente difficile: la guerra, le difficoltà, la fame,
il fascismo e le sue atrocità, la Resistenza diventano elementi con cui Liuba e
Solidea devono confrontarsi e a cui devono sopravvivere.
Mentre
gli uomini sono impegnati al fronte e, spesso, non fanno rientro nelle loro
case, le donne cercano di barcamenarsi e piantano i primi semi di
un’emancipazione che si fa pian piano sempre più potente e racconta la forza e
la grinta di chi, spesso confinata ai margini della società, è invece capace di
modellare le avversità a proprio favore e di salvarsi.
Un
libro intenso, in cui la natura si afferma prorompente e conquista un posto da
protagonista; una voce interessante, capace di raccontare con semplicità ed
efficacia insieme quel che l’animo umano è costretto a subire e quanto coraggio
si nasconda nell’istinto di sopravvivenza di una donna.
Una
lettura consigliata a chi desideri perdersi tra le pagine di un romanzo che
parla di amore e di orgoglio, di dignità e di tempra.
genere: narrativa
anno di pubblicazione: 2024
Nessun commento:
Posta un commento