Oltre la porta socchiusa - Lucia Guida
recensione a cura di Connie Bandini
Alice
non sta più bene nella vita che le si è cucita addosso: l’ambiente lavorativo
in cui trascorre parte della propria giornata è malsano e i suoi rapporti
sentimentali lasciano a desiderare. La sua ultima relazione con Roberto, già
scricchiolante, si rivela assolutamente senza fondamenta quando Alice resta
coinvolta in un grave incidente stradale e l’uomo non solo non si fa vedere, ma
neppure chiede sue notizie.
L’incidente
è piuttosto serio e Alice sarà costretta a cominciare un lungo percorso
riabilitativo, che la costringerà a rallentare il passo – metaforicamente e non
solo – e a rivedere ogni dettaglio della sua vita.
Si
tratta di un percorso difficile, durante il quale nuove figure affiancano la
sua quotidianità: sarà il lettore a scoprire se Carlo e Paride saranno in grado
di offrirle una spalla sicura alla quale aggrapparsi nei momenti di difficoltà
o se, al contrario, rappresenteranno un ennesimo ostacolo.
Alice
è una donna forte, ma anche fragile e piena di ferite; afferma di non essere
alla ricerca di alcun coinvolgimento emotivo, ma in realtà non disdegna
l’intesa che vede delinearsi tra lei e
chi si mostra interessato a starle al fianco.
Grazie
a una prosa fluida e a un linguaggio curato Lucia Guida offre al lettore
una storia in cui è evidente che non è tutto oro ciò che
riluce, che il primo passo per superare i propri timori sta nell’amare se
stessi, nel riconoscere il proprio valore e nell’apprezzarsi.
Un
romanzo intenso che racconta la vita, le sue prove, le sorprese che sa
riservare e la necessità di imparare a osservare la propria esistenza con occhi
nuovi e con uno sguardo diverso.
genere: narrativa
annodi pubblicazione: 2024
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