venerdì 27 settembre 2024

LUNA ROSSO SANGUE

 




Luna rosso sangue - Antonio Lanzetta -

recensione a cura di Edoardo Todaro


Ormai, ed è bene dirlo, anche Antonio Lanzetta entra a pieno titolo nel lungo elenco di autori italiani che vale la pena leggere. Autore di alcuni buoni libri, lo abbiamo con “Il tempo dell’odio” e lo ritroviamo con “ Luna rosso sangue “. Cilento prima, Cilento ora, un mondo dove la gente giudica tenendo in considerazione i comportamenti. In questo caso ci troviamo con due fratelli, Pietro e Toni, che, loro malgrado, divengono investigatori; con il sangue come molla per la violenza, la molla che fa scattare nei due fratelli l’essere “investigatori “ è la scomparsa di Luisa, escursionista ed insegnante di italiano per gli immigrati al centro d’accoglienza. Un libro, questo, in cui Lanzetta non fa sconti a niente, in cui il contesto sociale è al centro, anzi il centro: nessuno nasce delinquente, è la vita a cambiare le persone; avere a che fare con lo sfruttamento della forza lavoro immigrata nei campi e/o nei cantieri, e dove le cooperative servono esclusivamente come copertura per loschi affari. Un piccolo paese dove tutti si conoscono, dove le case, ora abbandonate, sono abitate da chi cerca un futuro migliore, da chi è arrivato da lontano ed è disposto a farsi sfruttare per un tozzo di pane, vittime del sistema, reclutati dalla miseria, dei soldati a vita; avere a che fare con i nuovi padroni dell’illegalità che prestano soldi a tassi altissimi. In tutto questo si inserisce la speculazione edilizia “ecosostenibile“ finanziata dai fondi pubblici. Un romanzo che ha l’abilità di unire quanto scritto sopra a superstizioni, segreti ancestrali, culti neopagani,  alla simbologia tradizionale, a storie popolari  con i cerchi da chiudere, i cerchi di pietre, perché i cerchi si chiudono sempre. Con questo romanzo, sotto tanti aspetti misterioso, Lanzetta ha l’obbligo di scrivere, in un futuro prossimo, una nuova pagina del Cilento.


genere: thriller

anno di pubblicazione: 2024

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