On writing – Stephen King
recensione a cura di Francesca Tornabene
"On Writing" non è un manuale per scrittori ma
l'autobiografia di un mestiere.
Un romanzo forgiato dalla storia personale e professionale
di uno dei più grandi maestri dell'horror.
King è un grande professionista che ha il pieno controllo
del suo talento.
Poi, descrive la sua idea di scrittura (il potere della
comunicazione e la telepatia); l'importanza della Cassetta degli attrezzi di
questo mestiere straordinario (il vocabolario, la grammatica, gli elementi di
stile).
Ho inoltre, trovato molti consigli utili e pratici sulla
scrittura e persino sull'ambiente ideale dove coltivare il proprio estro
creativo.
“Gli amatori si siedono e aspettano l’ispirazione, il resto
di noi si alza e va al lavoro”.
Alla fine del libro, c'è persino una lunga lista di libri
letti, perché "La lettura è il centro creativo di uno scrittore".
Ho intrapreso questo viaggio da fan curiosa di scoprire i
retroscena, le storie, gli aneddoti legati ai suoi più grandi successi di tutti
i tempi.
Ma ho avuto di più.
Catapultata nel mondo di King ho assistito ad un processo
straordinario: il momento in cui si accende la scintilla creativa di uno dei
mestieri più antichi e affascinanti del mondo, il guizzo di eccitazione di un
genio che scova parole giuste e le dispone in fila.
"Scrivere è magia, acqua di vita, al pari di qualsiasi
attività creativa".
Così come Leggere è dissetarsi. O meglio, Leggere è vivere.
Alla fine di questo viaggio ho ancora sete, non mi rimane
che bere, bere per dissetarmi.
genere: biografia
anno di pubbligazione: 2021
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