L’ ISTRIONE - Nazareth Simoncelli -
recensione a cura di Francesca Simoncelli
Non fatevi ingannare dal cognome dell'autore, mio omonimo:
sarò, nel mio giudizio, obiettiva e sincera come sempre.
Questa volta mi sono imbarcata in un'avventura nuova, ho
voluto dare a me stessa la possibilità di sperimentare un ambito letterario mai
provato.
L'Istrione, opera dello scrittore Nazareth Simoncelli, è un
romanzo psicologico, molto complesso, a mio parere forse un po' troppo.
La storia racconta la vita di Gianni (ma sarà davvero questo
il suo nome?), sindaco e dirigente di banca, che, pur di arrivare al successo
o, per meglio dire, pur di non rassegnarsi all'andamento negativo del momento,
innesca una serie di imbrogli ai danni di vari clienti malcapitati, aiutato
anche dalla sorte.
Questo gli permetterà di presentarsi alla società come un
uomo di grande valore, quando, invece, tolta la maschera, non è altro che un
truffatore.
La scrittura spesso manca di punteggiatura, non so se per
volontà o per errore.
La struttura, invece, è ben architettata; il lettore vive la
storia come fosse dentro la mente del protagonista: dubbi, certezze,
sofferenze, la sua ingombrante doppia personalità, che gli mostra il mondo
visto da due angolazioni differenti e quasi opposte.
Sicuramente una storia verosimile, che parla di politica,
soldi, corruzione e astuzie mentali: insomma, quella che potrebbe essere la
realtà di qualsiasi paese o città.
L'Istrione è quella persona che ha atteggiamenti
esibizionisti e insinceri e, proprio come il protagonista del romanzo, è sempre
in cerca di attenzioni, ma ha una condotta alquanto scorretta.
Il finale, che naturalmente non vi svelerò, mi ha
lasciato confusa e perplessa, inquieta e turbata.
Ma, se devo trarre delle conclusioni, credo che sia un libro
che lascia al lettore ingenti spunti di riflessione e che sia quindi un romanzo
che non passa inosservato.
genere: narrativa
anno di pubblicazione: 2024
Nessun commento:
Posta un commento