mercoledì 22 maggio 2024

L'ISTRIONE

 




L’ ISTRIONE - Nazareth Simoncelli -

recensione a cura di Francesca Simoncelli

 

Non fatevi ingannare dal cognome dell'autore, mio omonimo: sarò, nel mio giudizio, obiettiva e sincera come sempre. 

Questa volta mi sono imbarcata in un'avventura nuova, ho voluto dare a me stessa la possibilità di sperimentare un ambito letterario mai provato. 

L'Istrione, opera dello scrittore Nazareth Simoncelli, è un romanzo psicologico, molto complesso, a mio parere forse un po' troppo. 

La storia racconta la vita di Gianni (ma sarà davvero questo il suo nome?), sindaco e dirigente di banca, che, pur di arrivare al successo o, per meglio dire, pur di non rassegnarsi all'andamento negativo del momento, innesca una serie di imbrogli ai danni di vari clienti malcapitati, aiutato anche dalla sorte. 

Questo gli permetterà di presentarsi alla società come un uomo di grande valore, quando, invece, tolta la maschera, non è altro che un truffatore. 

La scrittura spesso manca di punteggiatura, non so se per volontà o per errore. 

La struttura, invece, è ben architettata; il lettore vive la storia come fosse dentro la mente del protagonista: dubbi, certezze, sofferenze, la sua ingombrante doppia personalità, che gli mostra il mondo visto da due angolazioni differenti e quasi opposte. 

Sicuramente una storia verosimile, che parla di politica, soldi, corruzione e astuzie mentali: insomma, quella che potrebbe essere la realtà di qualsiasi paese o città. 

L'Istrione è quella persona che ha atteggiamenti esibizionisti e insinceri e, proprio come il protagonista del romanzo, è sempre in cerca di attenzioni, ma ha una condotta alquanto scorretta. 

 Il finale, che naturalmente non vi svelerò, mi ha lasciato confusa e perplessa, inquieta e turbata. 

Ma, se devo trarre delle conclusioni, credo che sia un libro che lascia al lettore ingenti spunti di riflessione e che sia quindi un romanzo che non passa inosservato. 


genere: narrativa

anno di pubblicazione: 2024


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