La sposa normanna - Carla Maria Russo -
recensione a cura di Monica Manino
Carla Maria Russo con la sua scrittura asciutta ed
essenziale ci porta nella Palermo del 1185, città splendente e ricettacolo di
culture diverse ma ugualmente affascinanti.
La protagonista, Costanza d’Altavilla, ultima erede della dinastia
normanna, sul trono del regno d Sicilia, viene costretta a lasciare i voti e
data in sposa al giovane Enrico di Svevia.
L’unione prevede l’arrivo di un erede maschio che possa salire
sul trono.
Il figlio si fa attendere e la vita di Costanza diventa ogni
giorno più difficile, tra nemici potentissimi pronti a tutto pur di distruggere
la donna. Anche insinuare il tarlo della gelosia nel giovane marito.
Finalmente il bimbo (che viene chiamato Federico) tanto
atteso arriva e Costanza lo dovrà proteggere con tutta se stessa dalle
innumerevoli insidie che lo minacceranno.
Federico dimostrerà grandi doti di coraggio e fermezza
riuscendo ad eliminare i nemici e diventando il grande Federico II stupor
Mundi.
La storia, grazie alla scrittura senza fronzoli e ricca di
dialoghi, scorre veloce, coinvolge ed appassiona, immergendo chi legge nel
Medioevo siciliano. Un romanzo apprezzabile anche dai più giovani che
attraverso Costanza e il giovane Federico potranno accostarsi ai grandi della
Storia.
Buona lettura!
genere: narrativa
anno di pubblicazione: 2011
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