La baronessa - Anne Jacobs -
recensione a cura di Ornella Donna
Anne Jacobs inaugura una nuova saga con il libro
intitolato La baronessa, edito da
Giunti editore; la quale va raccontando la saga dei Von Dranitz, nobili
terrieri costretti a fuggire dalla Berlino dell’Es; dopo la Seconda Guerra
Mondiale.
Il romanzo inizia, appunto, con la Baronessa
Franziska che, finalmente , può tornare nella Berlino dell’Est, dopo il crollo
del muro di Berlino, e riavere con sé tutti i possedimenti perduti. E’ un
ritorno all’indietro, intessuto da ricordi dolorosi e da una realtà diversa,
che non torna più. La tenuta che si ritrova, però, è diventata la sede di una
cooperativa sociale, di proprietà dello Stato:
“Franziska voleva entrare nell’atrio della casa padronale. Da lì a
sinistra, si arrivava nella sala da pranzo. Dietro c’era la stanza di caccia
del nonno. Sulla destra gli appartamenti della mamma, con una bella carta da
parati e mobili Biedermeier. Le giovani donne la guardavano con curiosità e
diffidenza”.
Della bellezza e del fascino passato non c’è
più nulla:
“Non riusciva a crederci. Era ancora in piedi, non era crollata né
andata a fuoco. La casa padronale. Le sembrava più piccola di prima, più
grigia, più semplice. Il portico con il colonnato non c’era più e la porta
d’ingresso era stata sostituita, ma le finestre e la struttura del tetto erano
rimaste intatte. Le due dèpendence usate come rimesse per carrozze ed
automobili erano in rovina, ma la casa padronale aveva retto.”
Come fare? Ormai Franzisla è una donna sola,
anziana e vedova, e il sindaco non è affatto intenzionato a restituirle la
proprietà:
“Ma il ritorno di Franziska dopo quarant’anni di assenza non interessava
né alla polizia né alle autorità: erano gli abitanti del villaggio a darle del
filo da torcere. Nel corso del tempo, nei loro cuori si era insinuato l’odio
nei confronti dei presunti sfruttatori, i nobili proprietari terrieri che per
secoli avevano vissuto alle spalle dei contadini. Un odio insensato, a suo
avviso. Suo padre aveva lasciato morire di fame o di freddo i suoi dipendenti?
Era sicura di no. Li aveva mai picchiati? Non ricordava, ma quando usciva a
cavallo portava sempre con sé una frusta.”
Ma Franziska è una von Dranitz e non si arrende
mai, per nessun motivo:
“Ma
Franziska era determinata a non lasciare Dranitz. Era responsabile della
vecchia tenuta in quanto sua legittima proprietaria. (…) Non si aspettava di
essere trattata con tanta ostilità.”
Che accadrà? Franziska, la baronessa, riuscirà
nel suo intento? Ritornerà in possesso di ciò che ha perduto?
Anne Jacobs, ancora una volta, dipinge, con
tatto e acume narrativo, la figura di una donna forte e determinata. Nonostante
le indubbie difficoltà, che a prima vista paiono insormontabili, la
protagonista di questa saga si racconta nel presente e nel passato, con intatto
ed immutato fascino.
La baronessa è, dunque, il racconto di vita di
una donna capace ed ostinata, lungo ben quarant’anni. Ne scaturisce, così,
“Una saga familiare, ricca di emozioni e di colpi di scena”.
Una lettura accattivante, che scorre veloce,
emozionando ed incuriosendo il lettore amante di questo genere letterario.
Buona lettura!
genere: narrativa
anno di pubblicazione: 2024
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