Il labirinto di ghiaccio – Valerio Varesi
Recensione a cura di Dario Brunetti
Il labirinto di ghiaccio è un
romanzo di Valerio Varesi uscito nel 2003 e ripubblicato nel 2023 da Mondadori
editore. Un testo dai contorni noir che racconta la storia di un uomo in fuga.
Famiglia, casa e lavoro
appartengono a un mondo nel quale il protagonista non si riconosce più, si
porta uno zaino con qualche indumento e pochi viveri per fuggire per sempre,
senza dare alcun punto di riferimento e facendo perdere le tracce di sé.
In realtà è un uomo che non ne
avrebbe bisogno perché conduce una vita, dal punto di vista economico, alquanto
soddisfacente, ma il suo obbiettivo è di voler passare da una società virtuale
a uno stato di primitività.
Una scelta che pone il
protagonista nelle condizioni di ritrovare sé stesso, la sua autenticità,
interrogandosi e rimettendosi in gioco. Lo fa trovando dimora sulle montagne
che riscoprirà, ma non solo il freddo e il ghiaccio saranno suoi compagni;
deciderà di costruire un labirinto di ghiaccio formato da cunicoli per
difendersi dall’umanità.
Un romanzo che narra anche storie
del passato che sono ben permeate nel vissuto dell’uomo, storie di crimini che
non intendo svelare e che vorrei lasciare al lettore affinché possa assaporare
il retrogusto di un noir che solo una penna pregevole e raffinata come Varesi
sa offrire.
Interessante lo sviluppo di
questo romanzo e del suo personaggio che lancia una sfida a sé stesso,
costruendo un fortino in grado di proteggerlo e di tenerlo al riparo attraverso
la fatica e il lavoro.
Il dialogo interiore sarà
efficace per ritrovare la sua dimensione e il suo habitat naturale che forse
cercava da tanto tempo, per poter finalmente fuggire da quello stato di
malessere e disagio che la realtà di oggi poi provocava e il silenzio diventerà
il suo miglior alleato.
Troveremo un’ambientazione
mozzafiato e particolarmente suggestiva nonostante non venga menzionata
dall’autore, ma potrebbe essere di facile intuizione dal momento in cui l’uomo
troverà dei cadaveri appartenenti alla Prima Guerra Mondiale. Le Alpi orientali
potrebbero essere vagamente la cornice giusta per collocare la storia, ma
lasciamo anche al lettore la possibilità, grazie alla sua fantasia e
immaginazione, di focalizzarne il luogo.
Ma ci saranno persone che si
metteranno sulle tracce dell’uomo improvvisamente scomparso? Cosa restituirà il
nuovo mondo allo stesso protagonista e cosa si vorrà riprendere la società che
lui ha appena lasciato?
Un romanzo che si concentra sulla
riscoperta dell’ambiente e di quei posti sperduti, poco esplorati dove le
montagne diventano luogo di solitudine e soprattutto di ricerca, anche
religiosa, perché l’uomo riscoprirà il significato della preghiera e della
fede.
Varesi offre la possibilità al
personaggio di prendersi la sua rivincita, il vero riscatto avverrà attraverso
il sacrificio e la resistenza di un ambiente per certi versi ostile, inoltre
dovrà fare i conti con il gelo dell’inverno che lo porterà a ritrovare la sua
integrità e purezza, elementi che aveva smarrito nella vita precedente.
Il semiologo e scrittore Umberto
Eco nel suo Pape Satàn Aleppe come del resto Zyngmunt Bauman in Modernità
liquida avevano già messo in evidenza a quale società saremmo andati
incontro; la definivano “società liquida” perché aveva smarrito quei valori del
passato, una società senza ideali e ancor più priva di strumenti di
riferimento.
La domanda sorge spontanea:
Quanto ciascun di noi ha bisogno di trovare il suo rifugio per cercare di
interiorizzare il proprio io interrogando la coscienza per chiedersi per
davvero cosa si può volere dalla società di oggi? Se la stessa non ci piace possiamo
intraprendere un nuovo viaggio andando alla ricerca di una realtà migliore.
Il labirinto di ghiaccio non è
solo un romanzo con evidenti sfumature di noir, ma è un viaggio esistenziale
che offre la possibilità di fuggire dal vivere quotidiano per concedersi una
realtà a nostra immagine e somiglianza confacente con i propri bisogni. Le
montagne, se le si sanno contemplare e ascoltare, le scopriremo in una
dimensione sconosciuta, perché è proprio dal respiro delle pietre che si è
interrotto un dialogo antico e forse vale la pena ricominciare da quel mondo,
dimenticato forse troppo in fretta un po' da tutti.
genere: narrativa
anno di pubblicazione: 2023
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