lunedì 4 dicembre 2023

D'AMORE E OMBRA

 




D'amore e ombra - Isabel Allende.

recensione a cura di Patrizia Zara


Contesto storico importante, personaggi vividi, lettura seducente. Ampiezza di spirito nel descrivere luoghi e sensazioni, vivacità dell'intelletto nell'intrecciare le esistenze che si incastrano in una trama perfetta e avvincente.

Isabel Allende è una garanzia.

Le sue storie sono narrate con un'abilità sorprendente tanto da accomunare lettori e lettrici di generi diversi.

Le sue incredibili doti narrative nell'utilizzare con maestria un linguaggio intenso, similitudini e metafore ammalianti, nel giocare con lo spazio temporale senza provocare fratture o sbavature fanno di "D'amore e ombre" un romanzo denso e travolgente che si dipana su più fronti senza perdere mai di vista la trama conduttrice: la travolgente storia d'amore fra la bella Irene e il filantropico Francisco. Questa si delinea in un crescendo continuo lungo un dedalo di personaggi - mistura di contesti familiari - discordanti fisicamente, socialmente e psicologicamente con i quali il lettore non avrà difficoltà a familiarizzare in quando l'Allende non risparmia la storia personale di ognuno senza vacillare in divagazioni o digressioni. Puzzle perfetto.

Lo scenario storico e politico inquietante nella sua crudezza e la nostalgia da eterna esiliata dell'amata terra martoriata dalla dittatura e dalle continue rivolte evitano, inoltre, con capacità incredibile, di fare scadere l'amore dei due personaggi a una storia a tinte rosa, innalzandola invero a un romanzo storico dall'aspetto di latente denuncia contro la privazione delle più elementari forme di libertà in nome di una legge unilaterale e tirannica suscitando volutamente indignazione e sdegno ai lettori più sensibili e democraticamente corretti.

Da ciò ecco il perché quando ho un momento di impasse tra una lettura e un'altra vado sul sicuro con la fantastica scrittrice cilena. Così mi perdo nella sua nostalgia, nelle sue parole maestre di sensazioni ed emozioni e sono certa di aver letto un bel romanzo che mi insegna a scrivere ed esprimermi, che riesce a coinvolgermi in una realtà visionaria e delirante malgrado la crudeltà monolitica delle consuetudini, riti e formule  - il cosiddetto "realismo magico" fertile germoglio dell'anima Latina – proiettandomi lo sguardo stregato dal sogno oltre i confini della materialità e, allo stesso tempo, guardare il mondo con le sue inguaribili cicatrici con occhi lucidi e disincantati.

Prodigiosa Allende!

"...raccoglieva sassi di fiume e li poliva per il piacere di vederne brillare i colori; percorreva il triste paesaggio in cerca di foglie secche da sistemare in artistiche composizioni; si commuoveva fino alle lacrime dinanzi a un tramonto, desiderando di immobilizzarlo per sempre in una frase poetica o in un dipinto che poteva immaginare, ma che si sentiva incapace di realizzare. Solo la madre accettava quelle stravaganze senza vedervi segni di perversione, ma l'evidenza di un'anima diversa"

genere: narrativa

anno pubblicazione: 1988


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