giovedì 16 novembre 2023

MALINVERNO

 





MALINVERNO - Domenico Dara

Recensione di Miriam Donati

 

Fosse per me ci abiterei tra i libri” dice Malinverno e lo dice a Timpamara che è sfondo e personaggio lui stesso, ha il profumo inconfondibile della carta a causa della cartiera e del maceratoio dei libri ed è un luogo magico, come lo sono un po’ tutti i luoghi inventati.

E di Timpamara Astolfo Malinverno è il bibliotecario e il custode del cimitero. È orfano, zoppo e solo, con una storia di eventi dolorosi che lo hanno segnato e lo hanno fortificato convertendolo in un uomo gentile, dolce e altruista. È un appassionato lettore ed è dotato di una fervida immaginazione che lo porta, quando vede la foto di una donna posta su una lapide senza nome e date, a inseguire il mistero racchiuso in quel volto.

Le sue fantasie sono immense e affascinanti: dal modificare il finale dei libri che legge, alla relazione immaginaria con Emma – è così, dal nome del suo personaggio letterario preferito, che ha chiamato la sconosciuta della lapide – dalle epigrafi innovative, alla sepoltura dei libri o degli animali di compagnia, fino all'ascolto delle voci dei morti nelle cuffie di un uomo che cerca di percepire storie dimenticate.

È un personaggio candido a cui ci si affeziona e che non si vuol lasciare andare, nemmeno a libro chiuso.

Malinverno non ha paura di immergersi nel lutto, ma è come se ne fosse, al contrario, stregato. È come un ponte tra quello che c’è e quello che non c’è più.

I lettori della biblioteca, gli abitanti di Timpamara, i visitatori del cimitero, estinti e in carne ossa, con le loro storie tenere, comiche, struggenti sono visti per ciò che li rende unici e ciò che emerge sono le manie degli uomini, i loro eterni dolori, le brevi felicità che accendono speranze, i legami che conducono a fare scelte coraggiose. Ogni dolore, per quanto lancinante, è destinato a ricomporsi in una malinconica dolcezza che, con grande sensibilità e semplicità ci porta a guardarci dentro, a porci a nostra volta delle domande.

Malinverno – insieme a tutto l’intrico di storie che lo avvolgono – racconta della magia delle parole, esalta il potere dei libri come luogo di rifugio con una prosa ricca, elegante, evocativa e musicale. 

Leggere “Malinverno” è una esperienza soprattutto dei sensi.

Genere: narrativa

Anno pubblicazione: 2022


Nessun commento:

Posta un commento