venerdì 3 novembre 2023

LA CAMERA AZZURRA




La camera azzurra - Georges Simenon -

recensione a cura di Carmen Nolasco

 

Metti una storia extraconiugale in apparenza come tante. Due amanti “sfrenati” che si incontrano nella camera azzurra di un hotel in un piccolo borgo francese. Metti che uno dei due, il protagonista, Antoine Falcone detto Tony, viva la relazione con leggerezza, in una dimensione evanescente parallela alla vita vera – e coniugata ― in cui nulla ha peso, nemmeno le parole: “le parole contavano poco...” “Davvero c’è gente che passa la vita a guardarsi allo specchio a interrogarsi su sé stessa?”

Metti che invece lei, Andrèe, alle parole dia importanza. Che dia importanza a quella loro storia, a quell’amore.  Come sei bello, Tony…” “Mi ami, Tony?” “Ti piacerebbe passare con me il resto della tua vita?”

Ecco dunque che la diversa prospettiva dei due personaggi diventa il punto focale dell’intreccio: una storia di amore e di morte che viene fuori in modo così centellinato da impedire al lettore di staccarsi dalle pagine del libro. E se la moglie di Tony, Gisèle, remissiva e delicata, non viene messa in discussione dal suo uomo nel ruolo acquisito di compagna di vita, la stessa cosa non accade a Nicolas, il malaticcio e anonimo marito della seducente Andrèe.

La scrittura magistrale di Simenon non risiede solo nella trama perfetta, raccontata in centocinquanta pagine. Non è solo nella prosa pulita ed essenziale. Né, unicamente, nello svolgimento parsimonioso del ricordo, o nella sovrapposizione di piani temporali: il tempo narrato e il tempo della narrazione. La sua scrittura sapiente non abita soltanto i dialoghi lineari ripetuti in modo ossessivo durante il lungo interrogatorio a cui Tony è sottoposto. Il vero talento di Simenon si compie nella strategia narrativa di rivelare subito al lettore che è accaduto qualcosa di orribile nella vita del protagonista, senza tuttavia svelare, per quasi tutta la lettura, di cosa si tratti.

L’interrogatorio, condotto da un giudice e dall’avvocato di Tony, è lo stratagemma attraverso il quale l’autore ricostruisce, pezzo per pezzo, l’intera vicenda. Una vicenda in cui la psicologia dei due amanti viene portata alla luce con una crudità abbagliante. Molto lentamente, ma con un’ansia incalzante, emerge la verità tra domande e risposte laconiche: non solo la tragica circostanza che ha portato Tony a essere sottoposto a un interrogatorio serrato, ma anche l’azzardo di una relazione clandestina vissuta da lui come mero appagamento dell’eros, e che si rivelerà invece, presto, molesta e fatale.

genere: narrativa

anno pubblicazione ed. Adelphi: 2008

anno prima pubblicazione: 1964

Nessun commento:

Posta un commento