Per il terzo appuntamento di Spazio self publishing ho il
piacere di illustrare le opere di un autore che per me è stata un’autentica
rivelazione e che continua a stupirmi. Si chiama Danio Mariani e Il
libro che voglio consigliare oggi si intitola Vite spezzate
Tre motivi per leggerlo:
Vite spezzate in realtà non è un unico romanzo. Sotto questo
titolo sono raggruppate tre indagini (quindi tre racconti lunghi) con
protagonista Aura Comi. Aura compare per la prima volta nel romanzo che precede
Vite spezzate ovvero La speranza e il peccato. In questo libro succedono delle
cose particolari, dei fatti anche drammatici che obbligano la Comi ad uscire
dalla polizia. In Vite spezzate è diventata una investigatrice privata.
Il personaggio di Aura Comi crea immediata empatia. E’ una
ragazza positiva, leale, coraggiosa ed estremamente corretta. Non una super
eroina ma una persona normale dotata di altruismo e intuizione. Non fa cose
sconsiderate ma ha comunque un carattere particolare ed un grande senso della
giustizia.
Danio Mariani è un autore che merita attenzione. Scrive
libri molto coinvolgenti con trame che attraggono ed emozionano e lo fa con uno
stile sempre molto apprezzabile e fruibile. Una scrittura “facile” ma non
banale. Storie che spesso regalano colpi di scena e momenti che sorprendono,
non ama i finali troppo teneri ed i protagonisti dei suoi libri quasi mai ne
escono “illesi”.
intervista a Danio Mariani
Ciao Danio come va? Benvenuto e
grazie per aver accettato il nostro invito. Sono contento di poter fare un
po’ di chiacchiere con te, sui libri e non solo. Prima di tutto, come sempre,
ti chiedo di presentarti. Dove vivi, lavoro, interessi ecc anche perché credo
che la tua passione per la scrittura è relativamente recente. Ma ti lascio la
parola…
Ciao, Gino, e grazie a te per avermi dato questa
opportunità. Allora, prima di tutto ho 61 anni, sono nato a Cremona, dove vivo
tutt'ora, e ho tre figli e tre nipoti. Mi sono sposato la prima volta nel 1985,
ho divorziato nel 2007 e mi sono risposato con Patrizia nel 2021, anno in cui
sono andato anche in pensione. Di interessi ne ho avuti molti nella vita, a
partire dal calcio. Ho giocato in Eccellenza e Promozione, e ho avuto anche
l'opportunità di fare qualche provino per alcune squadre professionistiche.
Purtroppo non è andata bene, ma mi sono comunque divertito. Lasciato il calcio
giocato, ho iniziato a seguire le sorti della Cremonese, la squadra della mia
città. Un'altra grande passione è sempre stata la lettura. Ho sempre letto
molto, soprattutto gialli e thriller, pur non disdegnando anche altri generi.
Per quanto riguarda la scrittura hai ragione. Ho iniziato a buttare giù
qualcosa subito dopo la mia separazione, nel 2007. Ero stato colpito da una
forte depressione e, invece di annegare i dispiaceri nell'alcol (come molti
purtroppo fanno) ho iniziato a scrivere brevi racconti. All'inizio,
naturalmente, erano per lo più incentrati sulla mia vicenda personale ma poi,
col passare del tempo, ho iniziato a spaziare e a inventarmi veri e propri
intrecci. In tutto questo, posso veramente dire che la scrittura mi ha salvato
dalla disperazione a cui, dopo anni e anni di convivenza, solo una separazione
può portare. Si, perché anche leggere mi risultava pesante, non riuscivo a
concentrarmi e dopo poco abbandonavo qualsiasi romanzo. Con la scrittura
invece, partivo per la tangente e non mi fermava più nessuno.
Aiutami a mettere ordine alla sequenza delle tue opere.
Come sai questa è una rubrica dedicata agli autori self. Tu lo sei in parte. O
meglio io ti ho “conosciuto” leggendo un tuo romanzo autopubblicato, sto
parlando di La speranza e il peccato, dove nasce il personaggio di Aura Comi.
Anche il libro che ne è seguito (Vite spezzate), che poi non è un solo romanzo
ma sono tre racconti lunghi che hanno per protagonista sempre Aura Comi, è
stato pubblicato col self. Però tu hai anche un rapporto antecedente con la
casa editrice Arpeggio libero con la quale pubblicasti i tuoi primi romanzi.
Giusto? Ci puoi completare queste informazioni (un po’ confuse lo ammetto).
Ho pubblicato il mio primo romanzo “JACK“ nel Novembre del 2017.
Edito da PubMe, per la collana Crime Line, il romanzo è ambientato a Londra e
parla di misteriose sparizioni e mani mozzate, più un thriller di quelli crudi
che un vero e proprio giallo. Nel Marzo del 2020, in piena pandemia, esce “UNA
NUOVA VITA” edito da Arpeggio Libero. In questo caso, il protagonista è l'ex
maresciallo Molinaro, un carabiniere in pensione che si diletta a risolvere
enigmi. Dello stesso editore, e quasi in contemporanea con “LA SPERANZA E IL
PECCATO”, esce “NOTE DI VENDETTA” sempre con protagonista l'ex maresciallo
Molinaro. Ultimo uscito appunto “VITE SPEZZATE” una trilogia di indagini
condotte da Aura Comi, ex vice commissario di polizia diventata investigatrice
privata.
Come si dice: la domanda nasce spontanea. Quale metodo
preferisci. Hai ragione, è quasi impossibile scegliere, ognuno ha le sue
peculiarità. Posso immaginare che per uno scrittore essere pubblicato da una
casa editrice è un valore aggiunto. Ma per la mia esperienza non sempre è così.
Tu cosa mi dici?
Hai ragione, è una domanda da un milione di euro. Guarda, io
ho iniziato con l'aiuto di altri, da solo non sarei stato in grado di fare
nulla. Grazie a una cara amica scrittrice, e che mi fa anche da editor, ho
voluto provare a pubblicare in self e la cosa mi ha divertito. A parte che non
è assolutamente vero che pubblicando in self si spende meno. Se vuoi farlo
bene, devi appunto avere un o una editor in gamba prima di tutto. Federica
inoltre, cura le copertine e fa mille altre cose visto che è la sua
professione. E tutte queste cose vanno (giustamente) pagate. Diciamo che con le
CE devi sottostare a certe regole, non puoi proprio fare quello che vuoi e a
volte le cose non coincidono. Da parte mia, posso solo dirti che con Arpeggio
Libero ho trovato persone competenti e preparate, mi sono trovato bene e
probabilmente pubblicherò ancora con loro. Insomma, a conti fatti, posso dirmi
soddisfatto di entrambe le esperienze.
Passiamo a parlare dei tuoi libri self. Ed in particolare
di Vite Spezzate che è appunto il titolo della raccolta di tre indagini di Aura
Comi. Va da sé che non si può parlare di Vite spezzate se prima non si fa un
riassunto anche di La speranza e il peccato. Parlaci di come sono nati da cosa
hai tratto ispirazione, della trama, facci venir voglia di leggerli.
Hai ragione, tutto parte da La speranza e il peccato, quando
Aura era ancora in polizia. Mi sembra superfluo dire che, l'ispirazione, è
arrivata osservando i comportamenti delle persone di fronte alle restrizioni e
ai sacrifici cui la pandemia ci ha obbligati. Vice commissario a capo della
squadra mobile, in piena pandemia, deve affrontare una serie di omicidi
all'apparenza inspiegabili. Un serial killer, ha preso di mira i ricercatori
che, lavorando giorno e notte, stanno disperatamente cercando di mettere a
punto un vaccino in grado di debellare il virus. Solo che, questo serial
killer, sembra arrivare sempre un istante prima di loro e continua a mietere
vittime. Solo alla fine, dopo una caccia serrata, Aura riesce a capire e a
scoprire la sua identità, il tutto grazie a una fotografia. Il finale è, come
hai detto bene tu nella recensione, sconvolgente ma anche in linea con i tempi
che corrono. Certo, molti mi hanno contestato questa scelta, dicendo che nella
realtà non sarebbe mai accaduto. Ma, credimi, io non ne sono per nulla
convinto. E passiamo a Vite Spezzate, tre racconti lunghi nei quali Aura si
distingue per le sue doti investigative. Delusa dalla scarsa considerazione dei
superiori e colpita anche dalle conseguenze del suo gesto in La speranza e il
peccato, decide di lasciare definitivamente la polizia e di reinventarsi
investigatrice privata.
Nel primo racconto “Un natale di sangue”, si parla di libri
e di un'amica di Aura, barbaramente assassinata. Aura dovrà collaborare con gli
ex colleghi poliziotti per venire a capo di una soluzione tutt'altro che
semplice. In “Strade senza uscita”, ricompare l'ex maresciallo Molinaro, questa
volta nelle vesti di cliente. Qui si bazzica tra Cremona e Bergamo, una rapina
in gioielleria finita male e un gruppo di ragazzi che hanno preso strade
sbagliate. Nel terzo racconto, Un omicidio dimenticato, Andrea Bosini contatta
Aura per risolvere un caso vecchio di quasi cinquant’anni: l’omicidio della
sorella. Con tutte le difficoltà che la situazione prevede, l’investigatrice
inizierà a studiare il cold case con il fascinoso Nicolàs Speroni, capitano
dell’Arma.
Non posso non farti una domanda unicamente dedicata ad
Aura Comi. A me piace molto questo personaggio. Ha tantissime caratteristiche
che io apprezzo tanto ma soprattutto è “vera”. Non si atteggia a super eroina,
è una ragazza normalissima con le sue umane imperfezioni ma anche molto
coraggiosa e scrupolosa. Parlami di lei anche qui ti chiedo se sei stato
ispirato da qualcuna in particolare?
Allora, prima di tutto bisogna dire che Aura è il rovescio
della stessa medaglia. Prima è stata vice commissario, è stata comandante e ha
fatto tutta la trafila che si fa nelle forze dell'ordine. Probabilmente era una
vita che non faceva per lei, e dopo il “fattaccio” di La speranza e il peccato
ha preso la palla al balzo e ha mollato tutto. Ora è un'investigatrice privata,
lavora in proprio e non è più soggetta ai precedenti vincoli. La vita
precedente l'ha indurita, resa più forte, ma l'ha anche resa consapevole delle proprie
forze e capacità. Non sono stato inspirato da nessuna donna in particolare,
forse, e sottolineo forse, caratterialmente somiglia molto alla mia seconda
moglie, ma è meglio che non glielo dica :)
Vite spezzate è uscito a febbraio di quest’anno. Progetti
futuri? Stai già lavorando a qualcosa o per ora raccogli le idee per un
prossimo romanzo? Ci sarà ancora la Comi ad indagare?
Come ben sai le avventure di Aura proseguono anche con brevi
racconti su Facebook. Mi divertono, le persone apprezzano e intanto mi tengo in
esercizio con la scrittura. Io sono abbastanza anzianotto come scrittore, ma
resto convinto che un romanzo all'anno sia un buon metodo per sfornare qualcosa
di valido. Ho diverse idee per la testa, ma almeno per il prossimo romanzo
credo proprio che la protagonista sarà ancora lei, Aura Comi.
Siamo al termine del nostro incontro. Se vuoi aggiungi
pure altre informazioni. Tutto ciò che ritieni importante per affrontare al
meglio i tuoi romanzi e che nella chiacchierata non è venuto fuori.
L'unica cosa che ci tengo a dire, è quello che disse il
grande Stephen King in un'intervista. Per essere buoni scrittori, prima di
tutto bisogna essere ottimi lettori. Per cui, specialmente ai giovani, dirò
sempre: leggete...leggete...leggete.
Ti ringrazio per la disponibilità, a presto.
Grazie a te, a presto :)
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