LA FIGLIA DELL'VVELENATRICE - Vito Catalano -
recensione di Dario Brunetti
La figlia
dell’avvelenatrice è il nuovo romanzo di Vito Catalano uscito per la casa
editrice Vallecchi di Firenze.
Ambientato nella
Sicilia del 1763 la storia vede protagonista Emanuele Rinaldi, un giovane
studioso di scienze naturali che parte da Palermo per stabilirsi nella dimora
del conte Paruta.
Il conte è un
caro amico di famiglia del Rinaldi e mette a disposizione la sua residenza
affinché possa favorire il giovane nella conoscenza del mondo della fauna.
Sembra davvero
essere il posto ideale, è collocato infatti nel cuore dell’isola tra boschi e
montagne.
Per Emanuele
Rinaldi gli studi e le ricerche del grande naturalista Francesco Cupani
personaggio realmente esistito e suo modello di riferimento, diventano motivo
di voler proseguire la scoperta della fauna attraverso nuovi elementi da
acquisire.
Quel che sembra
essere, solo in apparenza, un posto tranquillo si rivela essere un luogo con
mille insidie. Il giovane si innamora della figlia del conte Rosa, ma la loro
relazione sarà sconvolta da eventi che destabilizzeranno i protagonisti di
questa incredibile storia.
Il palazzo del
conte si distingue per la sua eleganza ma nasconde segreti che fanno parte di
un passato che si dimentica con fatica, affiora la malinconia che ancora
avvolge i residenti della stessa dimora.
La figlia
dell’avvelenatrice è una lettura intensa e coinvolgente capace di regalare
emozioni, rivivremo scene dell’epoca in cui valorosi cavalieri erano pronti a
difendere la loro donzella a colpi di spada, non mancheranno imboscate e
avvincenti duelli che si trasformeranno in una vera e propria resa dei conti
dove a prevalere sarà la legge del più forte.
Vito Catalano
offre ai lettori un breve romanzo storico-avventuroso ricco di azione e colpi
di scena, favorito da un ritmo serrato in cui la tensione raggiunge livelli
altissimi.
Rapimenti,
trappole e tradimenti per una storia che si tingerà sempre più di mistero. Gode
di un ottimo intreccio narrativo, tipico del romanzo giallo. Le caratteristiche di questo genere saranno
sempre più evidenti soprattutto nelle battute finali, nelle quali la verità,
sepolta per troppo tempo, si rivelerà in qualcosa di spiazzante che forse
getterà un po' di luce su tante zone d’ombra.
Atmosfere
suggestive per un romanzo di rara bellezza e di assoluta qualità, torneremo
indietro nel tempo andando alla scoperta della Sicilia, una terra meravigliosa
ricca di sapori e profumi ma anche di legende e superstizioni.
Un testo che
mancava forse da troppo tempo negli scaffali delle nostre librerie, l’autore
palermitano ci regala una piccola gemma letteraria di grande valore da
custodire.
Genere:
Storico-avventura
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