PRISMA G. Morozzi
Dopo aver letto il bellissimo romanzo Andromeda non potevo
proprio esimermi dal leggere questa ennesima opera di Gianluca Morozzi, che la
segue a breve distanza. Prisma è uscito da poco nelle librerie grazie alla casa
editrice TEA, è testimonia una volta di più la grande prolificità ed inventiva
dello scrittore bolognese. In questa storia il protagonista si chiama Vilo
Vulcano ed è un libraio che, come purtroppo spesso avviene nella realtà, non se
la passa granché bene economicamente. Ha ereditato la libreria dal padre che a
sua volta era stata affidata a lui dal nonno. Per arrotondare le magre entrate
si è inventato investigatore privato. Diventando uno dei migliori sulla piazza,
anche se, ovviamente, lavora in incognito. Il compito gli è facilitato anche da
una sua particolare caratteristica genetica, non prova paura. Fiuta il pericolo
ma non ha timore alcuno. Abita, ed ha il suo ufficio da investigatore, nel
retro del locale. Non ha più una casa e neppure un'automobile. Troppe spese,
pochi soldi. Vilo in uno dei tanti pomeriggi solitari in libreria riceve la
visita di Zelda Versalico, la sorella di un sedicente mago escapologo. Ludovico
Versalico, per dimostrare la sua grande abilità di illusionista, aveva studiato
un numero sensazionale. Peccato che nulla è andato come avrebbe voluto,
risultato: morto stecchito. La polizia ha considerato la sua morte un
incidente...sul lavoro, chiudendo tranquillamente il caso. Ma la sorella non si
arrende è continua a considerare l'accaduto un omicidio.
Ipotesi assolutamente fantasiosa e priva di riscontri. Anche se lei un
sospetto ce l'ha. E lo comunica al libraio-detective. La ricompensa è
allettante e Vilo, vista la sua precaria situazione economica, non le può
negare il suo aiuto. Si mette così in moto alla ricerca di prove aiutato dal
suo amico: l'Orrido. Si giungerà alla fine ad un epilogo follemente
sorprendente. In pieno stile Morozzi. L'autore ci regala così un'altra perla.
Molto diversa da Andromeda ma ugualmente coinvolgente ed avvincente. Un romanzo
che fa vivere al lettore un viaggio dove viene continuamente sballottolato tra
realtà e sovrannaturale, tra possibile ed inverosimile. Ma dove si trova poi il
limite? Quello che non è vero è sempre impossibile? Lo insegnava anche houdini,
il più grande escapologo mai esistito. Con i suoi numeri rendeva possibile
anche quello che umanamente era impensabile. Il prolificissimo Morozzi è un
vero vulcano, geniale per di più. Passa dal thriller all'horror alla commedia
al sovrannaturale con estrema disinvoltura e con grandi risultati. Questo
romanzo ha un finale apertissimo perché molte cose che nel romanzo sono
raccontate hanno bisogno di essere chiarite, portate a conclusione. Aspettiamo
quindi con ansia la prossima originale storia con Vilo, l'orrido e tutti gli
altri personaggi presenti in Prisma. E chissà dove andrà a parare questa volta.
Complimenti.
valutazione: più che buono
genere: 1giallo
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