FANGO D. Collaveri
Fango è il titolo del nuovo romanzo thriller di Diego
Collaveri. Pubblicato da La Corte edizioni nel mese di aprile. Collaveri, per
questo racconto, abbandona (momentaneamente?) il commissario Botteghi e crea un
nuovo personaggio. Il suo nome è Giacomo Donati, un uomo che, a causa di vicissitudini
personali (divorzio) e un carattere difficile, è finito per vivere ai margini
della società, facendo un lavoro non sempre pulitissimo (è una sorta di
investigatore, specializzato nello scoprire coppie clandestine e nel ricattare
guardoni di coppiette scoperti a spiarle) e frequentando persone quanto meno
pericolose, spesso invischiate in traffici poco leciti. Collaveri ci regala un
personaggio molto diverso da Botteghi. Un uomo però che malgrado la sua natura
borderline crea empatia nel lettore. Un nuovo protagonista, con una morale
molto “personale” ma che prevede la ricerca della verità per dare dignità anche
agli ultimi, spesso sacrificabili per far proseguire traffici criminali dietro
facciate rispettabili. Una persona in apparenza contraddittoria nelle sue
scelte, una di queste ad esempio è quella di avere una relazione con una
poliziotta malgrado il suo passato non limpidissimo, ma che non lo sono se
proviamo ad avvicinarci alla sua filosofia di vita. In questa storia Donati,
che vive a Livorno, vuole vederci chiaro sulla morte di una ragazza, Jamila,
che la sera prima era venuta a cercarlo perché voleva sottoporle il caso di suo
fratello, secondo lei ingiustamente accusato dell’assassinio di una ragazza,
Elisa Desideri. Donati non aveva neppure voluto ascoltarla, in quanto la giovane
uccisa era una ragazza che conosceva fin da quando era piccola e lui era ancora
sposato. Quella notte, la notte del mancato incontro, però, su Livorno si
abbatte un nubifragio che causa danni ingenti e molte morti fra le quali proprio
Jamila, per la quale adesso si sente responsabile. Forse se l’avesse fatta
entrare in casa, ed ascoltata, ora sarebbe viva. Forse suo fratello era
veramente innocente, ed era uno di quegli elementi “sacrificabili”. E se l’alluvione non fosse la causa della sua
morte? Donati non immagina quali piedi andrà a schiacciare con le sue
“indagini” e quali pericolose situazioni e persone dovrà fronteggiare. Il fango
del titolo è, innanzitutto, ciò che rimane dopo che le acque, che hanno invaso
le strade e le case, a causa di un’alluvione, si ritirano, ma è anche tutto
quel che di illecito si agita nel ventre di una città. L’opacità che ricopre
funzionari pubblici e semplici cittadini che hanno deciso di prendere
scorciatoie (attività illegali) per vivere agiatamente anche affossando
definitivamente, e senza farsene scrupolo, chi vive già di espedienti.
Collaveri costruisce con mano sicura una vicenda molto coinvolgente, con una
trama ricca di suspense e di sorprese. Protagonisti ben tratteggiati, che si
fanno ricordare. Con coraggio lascia un personaggio che gli ha portato molta
fortuna e ne crea uno nuovo, sfaccettato, contradditorio e non propriamente in
bolla. Uno che spero abbia ancora occasione di essere protagonista in un prossimo
libro dell’autore al quale faccio grandi complimenti.
valutazione: più che buono
genere: thriller
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