ILPREDATORE DI ANIME V. Franchini
Il predatore di anime, romanzo scritto da Vito Franchini ed
edito da Giunti, non è propriamente un thriller. Anche se si può considerare in
generale come appartenente a quell'alveo letterario. In alcuni momenti sembra
addirittura un trattato di antropologia. E’ vero che c’è un crimine, che ci
sono delle indagini, ma non sempre si ha la sensazione di leggere un giallo. La
vicenda che viene raccontata parte dalla scoperta di due corpi senza vita. E’
agosto siamo a Roma. Marito e moglie sono riversi sul letto, trafitti entrambe
dal medesimo proiettile, in quello che sembra un classico omicidio suicidio. Ad
indagare viene chiamata la dottoressa Sabina Mondello, funzionario di polizia
del commissariato di Roma-Parioli. Sabina ispeziona il luogo del delitto,
parla con i testimoni e malgrado alcune incongruenze propende per l’omicidio
suicidio; soluzione suggerita anche dalla storia recente della coppia che,
anche se ultimamente si era riavvicinata, aveva vissuto una profonda crisi,
alimentata soprattutto dal comportamento possessivo e violento del marito. Il
commissario prende la via più facile e meno impegnativa, anche distratta dalla
coinvolgente storia d’amore che sta vivendo, e dispone l’archiviazione del
caso. Anche perché l’unico sospettato, dell’eventuale doppio omicidio, è un
operatore shiatsu di nome Nardo Baggio, che è stato l’ultimo ad averli visti. Ma
il suo alibi appare inattaccabile. Anche le successive intercettazioni
telefoniche non portano a nulla di rilevante tanto che verrà presto fatto
uscire dalle indagini. Per Sabina però Baggio si rivelerà essere molto di più
che un indagato. Nardo è un affabulatore, una persona con un forte carisma ed
un fascino che non lascia indifferenti, ed anche il commissario subirà il suo
magnetismo. La sua attività principale (oltre ai trattamenti shiatsu) è quella
di sostenere, aiutare e supportare le donne vittime di stalking cercando di
rendere inoffensivi (con le buone o con le cattive) i loro carnefici. Spesso le
forze dell’ordine hanno le mani legate, ed i loro provvedimenti sono poco
efficaci. Ma i singoli cittadini possono prendere strade “alternative”, rispetto
a quelle che prescrive la legge, anche utilizzando metodi non proprio
ortodossi. Le donne che lo contattano si concedono completamente a lui: gli
affidano la loro vita, il loro amore, la loro anima. Nel suo centro costruisce
cosi una sorta di harem di donne maltrattate completamente dipendenti dalla sua
volontà. Anche Sabina, suo malgrado, dovrà ricorrere al suo aiuto. Il rapporto che
si instaura tra Sabina e Nardo, contraddistinto da lunghi monologhi nel quale Nardo
racconta perché è diventato il paladino delle donne maltrattate e del perché
gli uomini sono diventati, nel tempo, persecutori ed aguzzini, sarà sempre più stretto.
Sabina diventerà succube di quello strano personaggio, conquistata dalla sua
indole e dalla sua missione. Eppure, seppur mosso dalla bontà, il comportamento
di Nardo appare spesso misterioso ed ambiguo. Il libro abbandonerà presto il territorio
del thriller per diventare un saggio sui comportamenti deviati degli uomini, e
sul perché, antropologicamente, sono portati a compiere azioni persecutorie e
violente nei riguardi delle loro ex compagne. Il libro in questa fase, pur
rimanendo molto coinvolgente, perde un po’ di carica emotiva e di tensione. Non
mancano di certo le sorprese ed i momenti adrenalinici ma la parte del thriller
in queste pagine si perde un po’ per poi, nel finale, ridiventare molto più
presente. Un finale che lascia con la bocca aperta ed il fiato sospeso per come
si conclude la vicenda. Il romanzo scritto da Franchini, che conosce bene lo
stalking, ed i suoi perversi percorsi, essendo un capitano dei carabinieri, è
senz’altro molto originale ed intrigante. Non vuole “solo” essere un romanzo
thriller, ma anche un libro che analizza il comportamento violento degli
uomini, quando nasce e come si è trasformato nei millenni. Purtroppo però,
secondo me, durante queste descrizioni, la dimensione thriller del racconto ne
risente notevolmente.
valutazione: più che discreto
genere: 1giallo
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