lunedì 21 dicembre 2020

TRAPPOLA PER LUPI

 



TRAPPOLA PER LUPI B. Vallepiano

Trappola per volpi è il quinto romanzo scritto da Bruno Vallepiano con protagonista Mauro Bignami, professore di filosofia in un liceo di Mondovì in provincia di Cuneo, che ha da sempre il talento di riuscire a mettersi nei guai, a causa della sua inguaribile curiosità e senso di giustizia. All’inizio di questo romanzo lo ritroviamo al rientro da una splendida vacanza trascorsa con la famiglia, (moglie e figlio), in Croazia. In attesa che venga completata la sua nuova casa, è ospitato per qualche giorno, in un B&B di Gariola (paese sempre del Cunese), da Paolo e Clotilde, albergatori e suoi grandi amici. Il romanzo si sviluppa su due piani temporali, o meglio ambientali. infatti, mentre Bignami si sistema nel B&B, iniziano i capitoli che raccontano che, negli stessi momenti ma dall’altra parte dell’oceano, a Washington precisamente, su un campo da golf, viene ucciso, con un fucile di precisione, un caddy che in quel momento sta seguendo un noto giornalista d’inchiesta americano, impegnato sul green. Chi è stato? Qual era il suo obbiettivo?  Nel romanzo si alternano così i capitoli che raccontano i risvolti delle vicende che si consumano in Italia e negli USA. Il racconto, per la parte italiana della storia, è narrato in prima persona da Bignami. Nell’indagine che si svolge negli Stati Uniti il protagonista è il detective Joey Arvin e la narrazione avviene in terza persona. Nella parte che si sviluppa a Gariola succedono molte cose, anche grazie all’arrivo sulla scena di tre americani, che stanno ristrutturando un casale proprio a Gariol; alla scoperta di uno scheletro molto antico e alla presenza di una misteriosa ragazza. Ad un certo punto l’indagine americana per l’omicidio del caddy, e le vicende che stanno vivendo Bignami ed i suoi amici in Italia, che sono parse per gran parte del romanzo slegate fra loro, si incroceranno e solo negli ultimi capitoli verranno chiarite tutte le connessioni che hanno contribuito ad avvicinarli. Bruno Vallepiano è ormai un veterano della scrittura. Ha scritto moltissimi romanzi e libri: thriller, noir, oltre che saggi e guide. In questo romanzo la sua esperienza di autore viene fuori chiaramente. Costruisce una storia coinvolgente senza pause, molto “solida”. Con personaggi ormai noti e collaudati, almeno ai suoi fedelissimi lettori. Scrive con mano sicura, creando sempre grande curiosità nel lettore. Un romanzo che scorre rapido sostenuto da un buon ritmo, con descrizioni minuziose e appassionate dei luoghi. Buona dose di ironia e dialoghi ficcanti. Non si ha mai la sensazione di leggere un romanzo con protagonisti appartenenti ad una serie, già piuttosto lunga. Non mi sono assolutamente trovato spaesato, come invece spesso avviene leggendo il capitolo intermedio di una serie. Non ci sono riferimenti o richiami particolari a momenti passati vissuti dai protagonisti, quindi si può godere appieno questa storia, e per me questo è un aspetto fondamentale. Un giallo che nel suo incedere tratta temi importanti come l’amicizia, la malattia, l’ecologia, la saggezza nelle parole degli anziani come quelle di Guido, “antico” amico di Bignami.  Un libro scritto bene, che non ha cali di tensione e che mantiene il lettore sempre allerta senza mai annoiare. Il romanzo, ci fa riflettere sulla crudeltà di alcuni uomini, che non si fanno scrupoli di compiere anche efferati crimini per raggiungere i propri, miserabili, obbiettivi. Unico appunto, per essere un thriller manca forse un po’ di pathos, di effetto sorpresa. E’ ovviamente solo un’impressione personale, che non cambia in alcun modo il giudizio finale che rimane ottimo. Complimenti all’autore.  

valutazione: buono

genere: thriller


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