GIALLO SOLIDAGO S. Censi
Giallo solidago è un romanzo giallo scritto da Simone Censi,
edito dalla casa editrice 0111. Il racconto inizia con un dialogo surreale tra
uno scrittore e la propria coscienza, perchè vuole scrivere un romanzo thriller.
Il loro scambio di battute sarà una costante per tutto il libro. La sua vocina
interiore sarà sempre li ha pungolarlo, in un confronto continuo e molto divertente.
Il romanzo, ragiona lo scrittore, che viaggia su un treno e che fugge da qualcosa,
per avere successo deve avere determinate caratteristiche ed anche i personaggi
devono essere interessanti ed attirare quanti più lettori possibile. Con queste
considerazioni in testa inizia cosi a scrivere una storia, che si dipanerà per
tutto il libro. La vicenda è ambientata a Borgo Alba un paesino, di fantasia,
nell’entroterra marchigiano. Il protagonista è il commissario Morelli spedito
in questo sperduto posto come punizione per acclarata inefficienza. Gli tocca
una vera grana: un duplice omicidio compiuto alla stazione del paese. Mai
successo un casino del genere a Borgo Alba. Non sa assolutamente che pesci
pigliare cosi elegge a factotum il suo vice Segapeli che invece è un mostro di
precisione e operosità. Il nostro commissario deve anche fare i conti con una
vita privata complicata che si è inguaiata ancora di più da quando è stato trasferito.
Sua moglie Pina, che lui ama moltissimo, per punizione di essere finita li, in
quel luogo fuori dal mondo, ormai non lo considera più, lo evita come la peste
e per comunicargli qualcosa usa dei post it attaccati al frigorifero,
perennemente vuoto. Ha anche una figlia che studia a Bologna ma non sa bene
cosa L’indagine si presenta subito difficile. Viene arrestato un sospettato ma
forse non è la strada giusta. Ed allora deve cominciare ad indagare sul serio. Attraverso
alcune intuizioni e col fattivo ed indispensabile aiuto di Segapeli riuscirà a
compiere una vera impresa. Censi ci regala un romanzo originalissimo, a partire
dai nomi dei protagonisti, che è giunto in finale alla seconda edizione del
Premio letterario 1 Giallo x 1.000. Una struttura narrativa complessa in cui si
intersecano tre storie: la prima, in ordine di apparizione, riguarda il ritrovamento,
in chiesa, da parte di Don Gino, di un uomo che ha perso la memoria e l’uso
della parola; la seconda è il dialogo tra lo scrittore e la sua coscienza; la
terza, e più importante, è l’indagine del commissario Morelli. Tutte troveranno
soluzione nel finale. Tutte sono state
condotte con grande capacità riuscendo a dare ad ognuna un ruolo importante per
la buona riuscita del romanzo. Una vicenda, la principale, che ci offre un
commissario inefficiente, scorretto, che si ciba di cibo cinese da asporto, ma anche
dotato di grande umanità e simpatia. Morelli va contro ogni stereotipo del
commissario tipo anzi è proprio la sua antitesi. L’autore ci conduce cosi, con piacevolezza, ad un finale scoppiettante dove finalmente Morelli diventerà,
suo malgrado, protagonista. Un romanzo unico, ben scritto e sviluppato,
con un commissario che mi auguro non abbia esaurito completamente i suoi
compiti e possa ancora intrattenerci con qualche altra divertente indagine. Va
detto che il libro scorre bene, ed intrattiene piacevolmente tra battute e
situazioni divertenti, ma non deve essere dimenticato che è fondamentalmente un
thriller. Ma anche da questo punto di vista l’autore ha fatto un buon lavoro. La
trama gialla è ben strutturata, ottimamente condotta e per nulla banale. Un
plauso, quindi, all’autore. Consigliato.
valutazione: buono
genere: thriller
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