martedì 6 ottobre 2020

FUORITEMPO

 


FUORITEMPO F. Pasqua

Fuoritempo è un romanzo di narrativa scritto da Francesco Pasqua e pubblicato dalla casa editrice Porto seguro. Il protagonista è Christian. All’inizio del libro racconta della sua breve storia d’amore, che attualmente sta vivendo, con una studentessa del corso universitario nel quale lui è assistente alla cattedra. Lui ha 37 anni lei 20. Lui è molto titubante, non riesce a decidersi se quella storia può avere un futuro oppure no. Giordana non ha tempo di aspettare, si mette con un ragazzo e quando lui si decide a proseguire la storia lei lo lascia e, nel farlo pronuncia, tre parole che scatenano in lui un groviglio di emozioni e di ricordi. Le parole sono “sei fuori tempo”. Da qui comincia un profondo tuffo nei suoi ricordi perché “sei fuori tempo” era un rimprovero che gli facevano tutti quando era giovanissimo. Precisamente la sua mente viene trasportata al 1986, quando aveva 12 anni. Ci racconta cosi gli intensi giorni che visse quell’anno a Scarlatti, le sue giornate trascorse tra la scuola e gli amici del paese. Christian si sentiva fuori tempo, spesso dimostrava anche di esserlo, semplicemente perché quell'anno era innamorato di una sua coetanea e per lei aveva scritto una lettera e fino a quando non fosse riuscito a consegnargliela era sicuro che si sarebbe sentito sempre un po’ sfasato, distratto, storto. Il fatto è che lui aveva timore a consegnargliela, perché lì c’era la sua dichiarazione d’amore e aveva paura che lei potesse farsi una bella risata e gettarla nel cestino, così rimandava, rimandava, rimandava...Da qui nasce un bellissimo racconto di quell'anno, spensierato e frenetico ma anche, ad un certo punto drammatico e pericoloso. Questo romanzo racconta di Christian e del suo amico Rosario, grandi appassionati di musica metal, sempre insieme a cavallo delle loro biciclette; racconta di Sonia, la bambina di cui è innamorato Christian, e di un suo misterioso allontanamento; dei suoi genitori, della sorella e del bullo del paese di nome Melo. E di tanti altri, che rendono questo romanzo effervescente e dinamico. Per motivi legati alla salute della mamma Christian è costretto a tornare a Scarlatti dopo un’infinità di tempo. Ormai vive a Roma da anni ed al paese d’origine non ci è mai più voluto tornare se non per qualche sporadica apparizione alle feste comandate e senza mai avvisare nessuno, dei suoi vecchi amici, del suo arrivo. Giunto al paese, come immaginava, ogni cosa, ogni discorso lo riporta con la mente a quel 1986 che cambiò per sempre la sua fanciullezza. Un libro pieno di riferimenti cinematografici e musicali. Emozionante soprattutto per chi, come me, in quell’anno aveva pressappoco l’età di Christian, ed ha avuto le stesse passioni. Un libro che va veloce come i protagonisti, un romanzo tenero ma anche aspro e duro. Una storia che regala malinconia ma anche tanti sorrisi. Una storia di piccoli uomini in crescita, scritta bene e con grande passione. Un romanzo che merita assolutamente di essere letto. A me il suggerimento è giunto da uno scrittore che ho scoperto recentemente e del quale ho molto apprezzato il suo ultimo romanzo. Non si è sbagliato. Un libro molto coinvolgente e mai banale. Complimenti.

valutazione: buono

genere: narrativa

 


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