FORMULE MORTALI F. Morlupi
Formule mortali è il primo romanzo scritto da François
Morlupi con protagonista il commissario Ansaldi. Anche in questo caso parlo di
un libro un po’ datato, pubblicato dalla casa editrice Croce libreria nel 2018.
E’ appena uscito Il colbacco di Sofia, la seconda indagine del commissario
Ansaldi. Ma io volevo conoscere questo singolare investigatore fin dal suo
nascere e non potevo esimermi quindi dal leggere il romanzo che raccontava
della sua prima indagine. La vicenda descritta in Formule mortali ha per
protagonista la squadra investigativa del commissariato di Monteverde a Roma.
Una squadra di poliziotti eterogenea che ha al comando il commissario Ansaldi, poi
ci sono la vice ispettrice Eugenie Loy, gli agenti Roberto Di Chiara, Matteo
Caldara, William Leoncini. Una squadra composta da agenti molto preparati ma
con peculiarità uniche. Il commissario Ansaldi è frequentemente preda di attacchi
di panico, che danno origine a svenimenti e tachicardia che tiene sotto
controllo con ingenti quantità di ansiolitici; è un “inguaribile” ipocondriaco
e un maniaco dell’ordine. Eugenie Loy invece è una ragazza sempre imbronciata,
che rifugge qualsiasi contatto umano, che non sa sorridere ma neppure piangere.
Una donna con un grosso trauma alle spalle non elaborato a dovere. Gli agenti
sono grandi amici tra loro ed anche molto scrupolosi sul lavoro. Leoncini è un
ragazzo di colore, africano di nascita, adottato piccolissimo da una coppia
romana. Sono tutti alle prese con efferati e crudeli omicidi compiuti nella
città di Roma da un serial killer assolutamente fuori controllo che lascia, a
firma dei suoi delitti, delle formule matematiche o fisiche che dovranno essere,
in qualche modo, interpretate dai nostri investigatori, per riuscire a capire
le motivazioni che spingono l’assassino ad agire con tanta efferatezza. Un
romanzo thriller con un finale sorprendente, che non farà sconti per nessuno e
che lascerà il lettore stupito e per certi versi anche incredulo. Un romanzo
coinvolgente che mi ha fatto conoscere dei personaggi singolari ed
assolutamente imperfetti, ma dotati di grande umanità e coraggio. Un libro che
alterna momenti in cui descrive situazioni molto forti, al limite del
sopportabile ed altre molto più “casalinghe”, più rilassanti quasi da commedia
e non da giallo. Probabilmente questa scelta era necessaria per meglio reggere
i momenti più esasperati. E’ indubbio però che questi momenti creano un grande
calo della tensione narrativa che lo scrittore ha costruito e non sempre,
almeno a livello personale, l’ho trovata una cosa positiva. La vicenda è plausibile ed il suo sviluppo
certamente verosimile, forse, solo le motivazioni che muovono gli assassini
sono un po’ fumose, ma quando un assassino seriale entra in azione le sue
motivazioni sono sempre discutibili quindi, anche in questo caso, anche questa
situazione rientra nel possibile. In definitiva un romanzo godibilissimo con un
ritmo non sempre ficcante ma che nell’ultima parte riserva grandi sorprese e
situazioni imprevedibili che non lasciano il lettore con un attimo di respiro.
Spero di riuscire a leggere quanto prima anche il romanzo con la seconda
indagine del commissario Ansaldi, per il momento complimenti a François Morlupi
per questo.
valutazione: buono
genere: thriller
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