mercoledì 8 luglio 2020

QUATTORDICI SPINE





QUATTORDICI SPINE R. Russo
Quattordici spine è un romanzo giallo scritto da Rosario Russo e pubblicato da Algra nel 2019. Il romanzo ha per protagonista l’ispettore di polizia Luigi Traversa. Arrivato ad Acireale in Sicilia, proveniente da Feltre in Veneto, a seguito di un trasferimento dopo un grave episodio che lo ha visto protagonista, accaduto nelle strade del paese veneto. Lui avrebbe voluto lasciare l’arma ma un suo superiore lo ha convinto a continuare, accettando di buon grado un lungo trasferimento. Il suo diretto superiore in Sicilia è il commissario Lorefice. Insieme dovranno affrontare un caso complicato: l’omicidio di un canonico della basilica di San Pietro, Don Mario Spina, che viene ritrovato morto all’interno della sacrestia della chiesa. Un omicidio in apparenza inspiegabile, tenuto conto della bontà del prete. Da qui inizieranno delle indagini serrate e molto meticolose che porteranno a galla una verità sconvolgente, che vedrà implicate molte persone insospettabili. Dopo quattordici giorni di febbrili supposizioni verranno finalmente assicurati alla giustizia tutti coloro che si sono macchiati di questo terribile delitto. Rosario Russo ha scritto un buon giallo ben articolato e con una trama avvincente. Molti sono i personaggi che entrano a far parte della storia e per molti si prova immediata simpatia. L’ispettore che ha creato l’autore è un personaggio al quale ci si affeziona immediatamente. Dotato di grande intuito e sagacia. Si ritrova in un paese che inizialmente le appare piuttosto ostile, lui che tra l’altro odia il pesce ed ha abitudini alimentari e non solo molto diverse da quelle siciliane, ma poi pian piano si adatta e anzi viene conquistato sempre di più da questa terra e dai suoi abitanti. La scrittura di Russo è semplice e facilmente fruibile. Il ritmo impresso al racconto non è particolarmente veloce. Oggettivamente è scritto bene anche se, in alcuni frangenti, in uno in particolare, forse la scena descritta è un po’ discutibile. Ma per il resto corre via senza intoppi; si tratta di un giallo classico con indizi e prove da trovare, forse manca un po’ di pathos e qualche sorpresa che avrebbero un po’ vivacizzato la scena. Ma probabilmente non era questo l’obiettivo dell’autore. L’intento era quello di scrivere una storia credibile, con una bella indagine, molto curata portata avanti da personaggi ben caratterizzati, che catturino l’attenzione del lettore. Ci è riuscito perfettamente e per questo va sicuramente complimentato ma io, personalmente, non ho avvertito un trasporto particolare verso la storia l’ho trovata un po’ troppo “semplice”, ma questi sono gusti personali. Poi io lo dico sempre, è probabilmente è un mio limite, ma quando si trattano certi argomenti, che adesso non cito per non fare spoiler ma chi mi conosce può intuire quali sono, bisognerebbe farlo con estrema delicatezza ed attenzione cosa che invece non ho ravvisato qui. Ma ripeto sono miei limiti. Rimane in definitiva un ottimo giallo con una bella trama e delle descrizioni molto incisive.
valutazione: più che discreto
genere: giallo

 


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