QUATTORDICI SPINE R. Russo
Quattordici spine è un romanzo giallo scritto da Rosario
Russo e pubblicato da Algra nel 2019. Il romanzo ha per protagonista
l’ispettore di polizia Luigi Traversa. Arrivato ad Acireale in Sicilia,
proveniente da Feltre in Veneto, a seguito di un trasferimento dopo un grave
episodio che lo ha visto protagonista, accaduto nelle strade del paese veneto.
Lui avrebbe voluto lasciare l’arma ma un suo superiore lo ha convinto a
continuare, accettando di buon grado un lungo trasferimento. Il suo diretto
superiore in Sicilia è il commissario Lorefice. Insieme dovranno affrontare un
caso complicato: l’omicidio di un canonico della basilica di San Pietro, Don
Mario Spina, che viene ritrovato morto all’interno della sacrestia della
chiesa. Un omicidio in apparenza inspiegabile, tenuto conto della bontà del
prete. Da qui inizieranno delle indagini serrate e molto meticolose che
porteranno a galla una verità sconvolgente, che vedrà implicate molte persone
insospettabili. Dopo quattordici giorni di febbrili supposizioni verranno
finalmente assicurati alla giustizia tutti coloro che si sono macchiati di
questo terribile delitto. Rosario Russo ha scritto un buon giallo ben
articolato e con una trama avvincente. Molti sono i personaggi che entrano a
far parte della storia e per molti si prova immediata simpatia. L’ispettore che
ha creato l’autore è un personaggio al quale ci si affeziona immediatamente.
Dotato di grande intuito e sagacia. Si ritrova in un paese che inizialmente le
appare piuttosto ostile, lui che tra l’altro odia il pesce ed ha abitudini
alimentari e non solo molto diverse da quelle siciliane, ma poi pian piano si
adatta e anzi viene conquistato sempre di più da questa terra e dai suoi
abitanti. La scrittura di Russo è semplice e facilmente fruibile. Il ritmo
impresso al racconto non è particolarmente veloce. Oggettivamente è scritto
bene anche se, in alcuni frangenti, in uno in particolare, forse la scena
descritta è un po’ discutibile. Ma per il resto corre via senza intoppi; si
tratta di un giallo classico con indizi e prove da trovare, forse manca un po’
di pathos e qualche sorpresa che avrebbero un po’ vivacizzato la scena. Ma
probabilmente non era questo l’obiettivo dell’autore. L’intento era quello di
scrivere una storia credibile, con una bella indagine, molto curata portata
avanti da personaggi ben caratterizzati, che catturino l’attenzione del
lettore. Ci è riuscito perfettamente e per questo va sicuramente complimentato
ma io, personalmente, non ho avvertito un trasporto particolare verso la storia
l’ho trovata un po’ troppo “semplice”, ma questi sono gusti personali. Poi io
lo dico sempre, è probabilmente è un mio limite, ma quando si trattano certi
argomenti, che adesso non cito per non fare spoiler ma chi mi conosce può
intuire quali sono, bisognerebbe farlo con estrema delicatezza ed attenzione
cosa che invece non ho ravvisato qui. Ma ripeto sono miei limiti. Rimane in
definitiva un ottimo giallo con una bella trama e delle descrizioni molto
incisive.
valutazione: più che discreto
genere: giallo
Nessun commento:
Posta un commento