venerdì 8 novembre 2019

LA MIA OMBRA E' TUA




LA MIA OMBRA E' TUA E. Nesi
Terminato di leggere il libro di Edoardo Nesi La mia ombra è tua da fine settembre in libreria edito da La nave di Teseo. Ecco le mie considerazioni. Il libro è stato segnalato in un post da Christian Frascella scrittore che io apprezzo moltissimo e che seguo anche nei suoi consigli di lettura. I suoi toni non ammettevano dubbi era senz’altro un libro da leggere ed io non me lo son fatto ripetere. Il romanzo si presenta come il racconto di un incontro prima e di un viaggio poi intrapreso da un neo laureato in lettere e da uno scrittore idolatrato ed apprezzato pur avendo scritto un solo libro in 20 anni per poi sparire. Il giovane era alla ricerca di un lavoro e lo scrittore aveva bisogno di un assistente.  Il lavoro al giovane De Vito gli era stato proposto dall’editore di Vezzosi il quale era interessato soprattutto a sapere a che punto si trovasse il secondo libro dello scrittore visto che come da accordi presto avrebbe dovuto consegnarlo. L’idea era quella di utilizzarlo per carpire notizie fresche e magari anche mettere gli occhi sul manoscritto. Bisognoso di uno stipendio De Vito accetta. Inizialmente non sarà un’esperienza piacevole. In più per una serie di circostanze sarà costretto ad accompagnare malvolentieri Vezzosi a Milano. Invece col passare del tempo l’intesa e l’amicizia tra i due, complice soprattutto il viaggio, si salda sempre più facendo vivere al lettore pagine intensissime. La notizia della sua trasferta viene ben presto scoperta dai media e frotte di fans si danno appuntamento ad una mostra di vecchi cimeli anni 80/90 nella speranza che il loro vate, come promesso, si rimostri finalmente in pubblico. Li accontenterà? Cosa dirà? Riuscirà finalmente a portare a termine il libro? Ma poi qual è il vero motivo che ha spinto l’autore ad allontanarsi dalla sua casa di Firenze? Da questo romanzo avevo aspettative altissime non solo per l’endorsement di Frascella ma anche per le svariate recensioni positive che aveva ottenuto. L’autore non lo conoscevo è leggendone la biografia mi ha lasciato un po’ interdetto. Prima imprenditore, poi assessore, ora deputato ma anche vincitore nel 2011 del premio Strega…Poi finalmente l’ho letto ed è stata una bellissima esperienza. Un libro che non si vorrebbe mai finire: divertente, ironico e poi tanto, e piacevolmente, politicamente scorretto (si “sdogana” il consumo di cocaina, le sbronze, la prostituzione, il download dal web di materiale protetto), finanche terapeutico, durante la lettura infatti mi son sorpreso più di una volta a ridere di gusto. Un libro bellissimo, che parla di amicizia di amore filiale e di rispetto. Un libro che ricorda con nostalgia (ed a volte con rimpianto) il passato e con speranza il futuro. Un romanzo che appassiona e che ti lega ai protagonisti visceralmente. E poi c’è il racconto del viaggio, i dialoghi tra De Vito e Vezzosi, i ricordi, i pensieri, le recriminazioni. Un romanzo assolutamente da leggere. Solo una cosa non mi è tanto garbata (per dirla alla Vezzosi), il finale l’ho trovato poco in linea col resto del romanzo avrei preferito un epilogo differente magari più leggero e più…ovvio. Mi è parso un po’ pesante e poco chiaro. Sottigliezze, il mio giudizio rimane ovviamente ampiamente positivo.
valutazione: più che buono
genere: narrativa 

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