IL SENSO DEL LIMITE G. Zanolin
Quando si deve parlare di un ottimo libro, come in questo caso, preamboli e premesse spesso sono inutili, cosi come il racconto della trama, più utile parlare subito di ciò che ci ha colpito. Ho da poco finito di leggere il thriller dal titolo Il senso del limite scritto da Gianni Zanolin edito dalla Rizzoli e mi ha conquistato fin dall’inizio. Il protagonista principale è senz’altro il commissario Vidal Tonelli. Ma accanto a lui si muovono tantissimi personaggi, tutti molto ben inseriti e tratteggiati. Il caso su cui deve indagare è assai spinoso. Il sindaco di Pordenone Dino Lorenzi si è suicidato e lo ha fatto nel suo ufficio in comune. Quello che non è chiaro è il motivo di tale scelta dato che manca una lettera d’addio e molti suoi effetti personali sono stati fatti sparire. Le indagini sono difficili e rischiano di portare alla luce un ginepraio che coinvolge molte persone in vista di Pordenone. Ma il commissario non si lascerà intimorire da nulla, neanche da reiterate, velate, minacce e porterà a termine, con successo, l’indagine. Ho apprezzato tanto questo lavoro di Zanolin. Un romanzo scritto e condotto benissimo con una trama che coinvolge e che si fa via via più interessante. Un libro con protagonisti inventati ma con una storia che per quel che racconta si avvicina molto alla realtà, purtroppo. Quanti intrighi si nascondono spesso dietro le nomine a direttore di un ente o a presidente di una banca? Quante inchieste sono nate dalla scoperta di queste manovre? Quante le regie occulte, portate avanti da accordi criminali, fatte per spartirsi i posti di potere e ben remunerati esistenti in una città? Zanolin attraverso una scrittura precisa, ordinata, coinvolgente descrive tutto questo. La struttura del romanzo fatta da capitoli non troppo lunghi, con una precisa scansione dei tempi in cui si svolge la storia, da ordine...
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