E COME SEMPRE DA COSA NASCE COSA V. Corciolani
Appena terminato l'ultimo libro scritto da Valeria Corciolani
e pubblicato da Amazon. Si tratta della quarta indagine dell’ispettore
Jules Rosset il cui titolo è: E come sempre da cosa nasce cosa. Prima di ogni
considerazione mi preme sottolineare la cura e l'attenzione quasi palpabile che
l'autrice ha dato alla sua opera. Il libro è perfetto sotto ogni aspetto; dalla grafica, all'editing
(non ci sono errori ortografici o di sintassi), all'impaginazione ed è anche
evidente come gli argomenti trattati sono stati oggetto di attento studio. Io
leggo prevalentemente ebook, molti autopubblicati, è posso assicurare che
spesso si leggono libri un po'…raffazzonati. Non è scontato leggere libri ben
curati e questo lo è. Amazon ha ormai assunto un posto di rilievo tra gli editori sia in regime di self sia come editrice tradizionale. Passando alla recensione vera e propria si può
partire col dire che i due personaggi principali sono Jules Rosset e Alma Boero
ma insieme a loro, in una recita corale senza sbavature, perfetta nei tempi e
nei modi, ci sono i fidi collaboratori di Rosset Fabiani e Solari e poi
Alfonsina, Alberto, le due coppie di gemelli (figli di Alma) e tanti altri. La
vicenda è ben raccontata, niente affatto banale ed attualissima. Non è un
giallo truce, da far accapponare la pelle. Ma neppure vorrebbe esserlo. Sulla
falsa riga dei precedenti romanzi infatti racconta le indagini e le quotidiane disavventure
dell’ispettore e di Alma. Questa volta però ho constatato una maggiore
attenzione agli aspetti più personali dei personaggi rispetto a quelli dell’inchiesta.
Le difficili scelte e gli struggimenti emotivi di Alma, la solitudine di Jules
(alle prese con la complicata convivenza col suo gatto, il professor Moriarty) o
le difficili decisioni che sono costretti ad assumere altri protagonisti del
romanzo come il dottor Alfredo o Ernesto. Danno tutti molti spunti di
riflessione rendendo il libro e gli argomenti trattati di grande interesse.
Filo conduttore di tutta la vicenda però rimane come sempre l’ironia e le varie
gag tra Jules, Alma, Alfonsina, Solari e tutti gli altri. Un romanzo che si
legge velocemente perché interessa e cattura attraverso una scrittura
inconfondibile e originale. Tipica dell’autrice chiavarese. A livello di curiosità
cito la partecipazione, ancorchè fugace, di un personaggio di nome Gino (nome
poco usuale quindi circostanza da rimarcare. Velata autocelebrazione….) e
l’aver nominato il paese di Settimo Torinese città in cui io lavoro e che è
molto vicina (adiacente) a dove abito. Avrei voluto intervallare questa
recensione con qualche citazione, esplicativa del “clima” del romanzo ma
scegliere è veramente complicato. Le frasi e le situazioni interessanti o
divertenti si susseguono una dopo l’altra e non è facile decidere. Alla fine ho
optato per questa:
“Certo a volte è necessario dare un colpo al cerchio e uno
alla botte, che la vita non fa sconti e lo sappiamo io e lei ispettore. E come
sempre da cosa nasce cosa, nel bene e nel male. Ma la sostanza vera
difficilmente cambia. E a volte giusto e sbagliato hanno un confine cosi
labile, sottile come un filo d’erba….”
Devo rinnovare i miei complimenti all’autrice perché leggere
i suoi libri è sempre un’esperienza piacevolissima che consiglio a tutti.
Complimenti e alla prossima.
valutazione: più che buono
genere: narrativa
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