I SILENZI DI ROMA L. Troncanetti
Terminato di leggere I silenzi di Roma di Luana
Troncanetti. Il suo romanzo noir Silenzio esce dal limbo dell’auto
pubblicazione cambia “nome” e grazie alla casa editrice Frillli e ad un refresh
dell’autrice in alcune sue parti fa la comparsa negli scaffali delle librerie e
negli store on line entrando meritatamente dalla porta principale del mondo
“libresco”.
“Il silenzio veste i vigliacchi, alimenta le illusioni,
protegge i mostri e offende gli innocenti, cela amori proibiti e desideri
illeciti” (cit.)
Il titolo muta ma non
cambia la bellezza ed il coinvolgimento emotivo che l’opera trasmette. L’inizio
è travolgente, da navigato romanzo thriller; la furia omicida dell’ombra non fa
sconti e a farne le spese è un famoso artista. Quando la tensione si stempera e
l’ombra ha terminato il suo ferale compito inizia la parte più introspettiva ed
intima del romanzo con la descrizione dei protagonisti. Veniamo cosi a
conoscere l’ispettore capo Paolo Proietti con un passato da infiltrato nella
mala che gli ha lasciato non poche scorie ed un doloroso rimpianto; il suo
amico fraterno Ernesto con la sua infanzia fatta di sogni non assecondati ed un
presente difficile da sostenere; Margherita, la sua fragile moglie, perché
anche le colonne crollano sotto i colpi del destino; Remigio, er pazzo de
piazza Barberini, col suo sberleffo “io autorizzo! Io auspico!”; l’efficiente agente
Antonio Mingrone e il suo perenne fiatone; Claudia con i suoi occhi verdi e le
gambe da ragno; la portinaia Marisa e la sua logorrea; l’agente Marina Ansaldi
l’unica che può dare del cretino all’ispettore; poi Bruno, ciancastorta,
Fabrizio, Floriana… una galleria di personaggi che entrano nel cuore, nella
pelle, nelle vene, che l’autrice dipinge sapientemente con colori ora vivaci
ora più scuri con luci e ombre con tratti decisi e poi più lievi ma sempre
provocando incanto nel lettore. In un equilibrio perfetto fra l’ironia e il
dramma tra il misterioso e il gioioso di loro ci fa conoscere il presente, il
passato e le loro emozioni. Poi ci sono le indagini perché il romanzo rimane
fondamentalmente un giallo con un omicidio da risolvere e per l’ispettore non è
affatto semplice raccapezzarsi tra i pochi indizi a disposizione e gli
interrogatori che conducono spesso in un vicolo cieco. Poi pero qualcosa cambia
e tra colpi di scena e sorprese si giunge all’inaspettato finale. L’ultimo
capitolo poi è una vera chicca e dimostra che l’autrice all’occorrenza è in
grado di mostrare un’anima nera, nerissima. Avevo amato moltissimo Silenzio e
questo leggero restyling che non ha modificato di molto questa nuova edizione
conferma il mio giudizio. Lo consiglio di leggere, assolutamente. Alcune
situazioni però sono rimaste in sospeso ma Il sottotitolo che recita: “La prima
indagine dell’ispettore Proietti” mi
rincuora perché vuol dire che presto arriverà la seconda, vero Luana
Troncanetti?
valutazione: buono più 📘📘📘📘🔖
valutazione: buono più 📘📘📘📘🔖
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