LA TEORIA DEL MOLTIPLICATORE R. Pessione
La teoria del moltiplicatore
dell’autrice Rossana Pessione che tra le tante attività che svolge si è
cimentata anche nella scrittura di questo romanzo thriller molto originale sia
per l’argomento sia per la scrittura. Il romanzo è stato pubblicato attraverso
il self publishing (per il quale io ho sempre un occhio di riguardo) circa un
mese fa.
“Sebastiano manovra con destrezza la sega circolare, colpo
dopo colpo l’umanità si dissolve, scompare persino la morte.
Se
ne vanno: nomi, cognomi, indirizzi, numeri di cellulare,
titoli di
studio, vizi, passioni, sentimenti, amicizie, talenti,
ricordi. Se ne va
ogni legame con il mondo.” (cit.)
Senza svelare troppo di questo romanzo possiamo dire che
Giorgio, aiutato da Sebastiano, indagando in seguito alla misteriosa scomparsa
della sua amica Francesca, in crisi per il tradimento del convivente, fa una
serie di inquietanti scoperte che porteranno alla luce una moltitudine di
efferati crimini. La trama detta cosi non rende tanto giustizia all’intreccio
del romanzo, che vede oltre al racconto di questa storia principale anche la
presenza di tante altre piccole storie molto ben raccontate e perfettamente
inserite nel romanzo che anzi ne
chiariscono tanti aspetti, ma credo sia opportuno non svelare troppo e lasciare
il gusto della sorpresa aggiungo solo che Giorgio lavora in una struttura
chiamata hospice che accompagna malati terminali ad una morte più dignitosa
possibile e che Sebastiano nel suo lavoro e soprannominato il segamorti…Un
libro coraggioso ed originale che prende spunto da un atto di generosità che è
quello della donazione del proprio corpo, una volta defunto, alle necessità
della scienza vuoi per sperimentare nuove tecniche chirurgiche o come
“volontario” per far esercitare studenti in medicina. In Italia questa pratica non
è molto diffusa anzi direi per nulla forse per retaggi di tipo religioso e per
il difficile aggiramento di vari impedimenti burocratici. Il libro è ricco di
situazioni coinvolgenti ha un intreccio ben sviluppato con frequenti flashback
e capitoli brevi che danno ritmo e vivacità al racconto che si mantiene
interessante fino al termine. Il linguaggio è molto “incisivo” assolutamente non
volgare ma quando si tratta di descrivere la dissecazione di un corpo le
“immagini” sono forti per forza. Un libro godibilissimo ma non proprio per tutti.
Io l’ho amato moltissimo (mi ha strappato anche qualche sorriso) e lo consiglio
volentieri.
valutazione: buono più 📘📘📘📘🔖
valutazione: buono più 📘📘📘📘🔖
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