lunedì 1 settembre 2025

NEVER FLINCH

 




Never Flinch - Stephen King -

recensione a cura di Lilli Luini

 

Sono una vecchia fan di King, ho letto quasi tutto, ma questo libro l’ho cominciato con una certa titubanza perché avevo ricevuto dei pareri negativi. A lettura ultimata, penso che alcuni  suoi lettori siano delusi dalla sua svolta narrativa: dall’horror paranormale, con quella fantasia che ti spiazzava, a un thriller realistico, sullo sfondo nero di un’America che forse il vecchio Steve non riconosce più.

Ma che thriller, ragazzi! Che capacità di mantenere la suspence, di raccontare l’azione! Dove gli altri giallisti ci scrivono tre pagine, lui ti tiene in tensione per almeno trenta e senza mollarti mai.

Il casus belli è un innocente ingiustamente condannato che viene ucciso in prigione. Un misterioso vendicatore manda un messaggio alla detective Izzy Jaynes: ucciderà 13 innocenti e un colpevole.  E comincia a farlo, con persone prese a caso, che si trovano nel posto sbagliato al momento sbagliato. Izzy è molto amica di Holly Gibney, la detective privata già protagonista degli ultimi romanzi di King. Insieme provano a muovere i primi pass in questa indagine.

Ma c’è una terza donna che entra prepotente nelle pagine del romanzo: Kate McKay, attivista per i diritti delle donne, da tempo minacciata di morte dai gruppi fondamentalisti ma ora di fronte a un pericolo concreto. Sta tenendo un ciclo di conferenze e qualcuno la segue e tenta di assassinarla, colpendo la sua assistente che si salva per miracolo. Lei rifiuta la protezione della polizia e sceglie Holly come guardia del corpo.

La trama si incanala così su due direttive, da una parte il vendicatore che continua la sua missione di morte, dall’altra il nemico di Kate, che forse è uomo, forse donna, forse sono in due.

La trama si fa via via più potente e quando entra la cantante di gospel Sista Bessie, simbolo di resistenza se mai ce n’è stato uno, le due trame convergono in un crescendo di azione e tensione che tiene inchiodati alle pagine.

I personaggi, anche i minori, sono tutti perfettamente centrati, e King cambia i punti di vista con fluidità dando voce e presenza a ciascuno. Ogni suo personaggio rappresenta una sfaccettatura di questo nostro mondo, incapace di trovare un equilibrio. 

Anche l’America è un personaggio, come in molti suoi libri. L’autore è in grado di mostrare strade e cittadine di provincia, di far camminare il lettore, portarlo dentro sale di conferenza gremite e spargere tensione sopra tutti i presenti. L’America che ne esce è quella attuale, spaccata in due tra progresso e regressione, in un clima culturale in cui l’ideologia diventa fede, quando non addirittura liturgia.

Ma attenzione: pur facendo tutto questo, King non sacrifica il romanzo come intrattenimento.

C’è molto nella scrittura di King, acuta, pulita ma anche venata di humor e capace di riflessioni profonde. Ma soprattutto c’è una capacità di raccontare una storia come se ne incontrano davvero poche.


genere: thriller

anno di pubblicazione: 2025


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