mercoledì 3 settembre 2025

EREDITERAI LA TERRA

 



Erediterai la terra - Jane Smiley -

recensione a cura di Rossella Lombardi


L’autrice, con una scrittura efficace, ricca di particolari, fluida ed elegante, ci presenta  ambienti, vicende e personaggi  che non si riescono a dimenticare.

La storia si sviluppa dal 1979 in poi in  Iowa a  Zebulon, un piccolo paese rurale degli Stati Uniti dove vivono alcune famiglie , spesso in conflitto fra loro, dedite alla propria fattoria, al bestiame e alla terra, coltivata soprattutto a mais.

Il paese, la terra  rappresentano per i personaggi  il centro del mondo, il motivo della propria esistenza, l’ambiente in cui nascere e morire senza sognare altro, senza desiderare alcun cambiamento : “  Nessun mappamondo, nessuna mappa erano mai  riusciti a convincermi che  Zebulon non fosse al centro dell’universo.Zebulon , dove la terra era piatta, era un luogo  in cui un oggetto sferico ( una pallina di gomma per esempio) non poteva che raggiungere  l’immobilità assoluta e, una volta fermo, affondare le sue radici  fino a tre metri sotto il suolo” ( I tre metri sotto il suolo rappresentano chiaramente lo spazio della sepoltura).

La terra, anzi il numero di ettari posseduti, rappresentano, per gli abitanti di quel luogo,il vero valore  di ciascuno.

L’io narrante della storia  è Ginny, una donna di trentasei anni; la primogenita con due sorelle  Rose e Caroline  e con un padre  despota che vive incarnando la cultura del possesso personale ( terra, bestiame e figlie) ma che un giorno ,in età non avanzata, inaspettatamente decide di  intestare  i suoi possedimenti  alle  tre figlie . Questo scatenerà grandi dissidi fra le tre donne ed i rispettivi mariti, facendo emergere vecchi rancori, antichi traumi e segreti. Nella seconda di copertina del libro, la trama viene ricondotta al “Re Lear “ di Shakespeare ed effettivamente molti  elementi lo ricordano: la pazzia, reale o presunta, del padre, i suoi conflitti con le figlie e i difficili rapporti fra le tre donne, la drammatica avventura durante una tempesta ( elemento sicuramente simbolico) che segnerà l’inizio della rottura definitiva  dei rapporti all’ interno di questa famiglia…e molto altro.

Mi ha colpito in questa storia la capacità  di cambiamento da parte di Ginny, la sua emancipazione . All’ inizio  del libro lei è la più passiva, conciliante, benevola  nei confronti del padre, addirittura a volte antipatica. Nel procedere degli eventi ci viene poi  descritta una sua reale evoluzione  personale :lei prenderà finalmente in mano la sua vita  cominciando a fidarsi di se stessa e risultando così il personaggio più forte.

Un altro tema, spunto di riflessione, è il perdono/non perdono. E’ sempre possibile e utile superare il rancore  ed arrivare a perdonare? Cosa ci permette di perdonare davvero ? Rose  afferma :”Il perdono è un riflesso che si attiva solo  quando non riesci a sopportare  ciò che sai”.

Emerge poi anche il tema dell’ EREDITA’, non riferito solo ai beni materiali. Ereditiamo dal nostro passato un bagaglio fatto di cultura, valori, affetti, incontri , esperienze . Non sempre siamo consapevoli  dell’ importanza, del peso   di ciò che ci ha costruito, nel bene e nel male. Ginny arriverà alla fine a dire: “Il rimpianto è parte della mia eredità. Annidate in ogni mia cellula, insieme al DNA, convivono molecole di humus, pesticidi, gasolio, polvere di piante…e anche molecole della memoria. Ogni persona scomparsa mi ha lasciato qualcosa e percepisco la mia eredità quando ricordo ciascuna di loro”.

L’ultimo tema che mi ha colpito  è la distruzione, il veleno. Lo si evince dai rapporti malati, distruttivi e avvelenati appunto fra i personaggi. Un veleno esplicito, che esplode ma anche un veleno  che cova sotto la brace, alimentato anche dal “ non detto”. C’è poi un veleno concreto , ben descritto, rappresentato dai pesticidi sparsi nei campi che danneggiano l’ambiente e la salute delle persone. Ed infine c’è il veleno del rancore, dell’invidia   e della vendetta che distruggono  la vita dei personaggi.

I temi presentati, sicuramente universali e frequenti negli esseri umani di ogni epoca, fanno di questo libro  un vero classico che consiglio vivamente.


genere: narrativa 

anno di pubblicazione: 2024

 

 


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