martedì 22 luglio 2025

OLGA

 





Olga - Bernard Schilnk -

recensione a cura di Rossella Lombardi

 

La lettura di questo libro è scorrevole e coinvolgente. La struttura narrativa è molto semplice: la storia  si sviluppa infatti in soli tre capitoli.  Nella prima parte vengono presentati dal 1913 in poi i due protagonisti, durante la loro adolescenza. Olga, originaria di Breslavia in Polonia, viene trasferita in Germania, in un piccolo villaggio, dopo la morte di entrambi i genitori, presso la nonna, dura ed anaffettiva. Lì incontra un suo coetaneo, Herbert, appartenente ad una famiglia ricca e molto diverso da lei. Herbert è un personaggio originale, un sognatore, un avventuriero e molto inquieto. Insieme scoprono i primi turbamenti amorosi che lo scrittore descrive con estrema tenerezza. Mentre Olga coltiva il desiderio di studiare, di diventare insegnante, Herbert è pieno di dubbi e di domande: “Esiste l’infinito? Dio e l’infinito sono la stessa cosa? Ciò che è infinito è irraggiungibile?  “Olga più volte gli domanda: “Ma tu cosa cerchi?” e la sua risposta è sempre “Cerco la vastità infinita!  Io voglio di più!”  Olga allora percepisce in lui una disperazione di cui lui non è ancora consapevole.

Poi Herbert viene affascinato dalla filosofia di Nietzsche, dal quale si aspettava risposte alle sue innumerevoli domande. Decide di diventare egli stesso un “Super- uomo “, di non fermarsi prima di aver reso Grande la Germania, per rendere Grande anche se stesso. Si arruola per la campagna di colonizzazione dell’Africa del Nord. Dopo alcuni anni parte per l’Argentina e più avanti organizza una spedizione al Polo per riuscire a tracciare un passaggio a nord-ovest.

Questo primo capitolo del libro è, a mio parere, forse il più bello ed emozionante: è interessante seguire la crescita, sia personale che di coppia, dei due protagonisti, apprezzando di entrambi la tenacia e la determinazione. Nella seconda parte vengono narrate le vicende di Olga, ormai adulta ed insegnante, il suo difficile rapporto con Herbert, i suoi tentativi di rivendicare i diritti delle donne, in una Germania rigidamente maschilista e autoritaria e i suoi scontri con il regime nazista.  Nel 1971, ormai molto anziana, con un colpo di scena, la sua vita finisce tragicamente.

La terza parte del libro, sicuramente la più intima, è una raccolta di lettere che Olga ha scritto a Herbert durante tutta l sua vita, nelle quali vengono svelati dei segreti, descritte esperienze forti della sua vita durante la guerra ed alcuni stati d’animo che la nostra meravigliosa protagonista prova nell’affrontare le numerose e diverse difficoltà della sua esistenza.

Accanto alla descrizione di una splendida figura femminile, fin troppo perfetta e positiva, viene fotografata la tragedia di quegli anni in una Germania diventata matrigna anche per il suo popolo.

Forse avrei gradito che l’autore indagasse in modo più approfondito alcuni aspetti della vita dei protagonisti: il desiderio di maternità di Olga, le difficoltà incontrate in età matura, alla comparsa  della sordità (forse metafora della sua scelta di non voler più ascoltare le voci del contesto umano ma di poter scegliere di interpretare il linguaggio delle labbra di chi e quando lo ritenesse opportuno e utile), ma anche le difficoltà  pratiche e psicologiche  incontrate da Herbert nella realizzazione dei suoi ambiziosi progetti, scavando nelle ragioni più profonde.

Sono comunque molto soddisfatta di questa lettura e colpita che una penna maschile possa aver descritto con tanta delicatezza una figura così intensa come quella di Olga. 


genere: narrativa

anno di pubblicazione: 2021

Nessun commento:

Posta un commento