La notte della menta – Marika Campeti -
Recensione a cura di Dario Brunetti
Dopo il romanzo L’ultimo respiro di Mara e
l’antologia 365 racconti Gialli, thriller e noir nelle vesti di
curatrice assieme all’autrice Claudia Cocuzza, torna Marika Campeti con un
nuovo thriller dal titolo La notte della menta uscito per la casa
editrice Sette Chiavi il 25 novembre, giornata internazionale per
l’eliminazione della violenza contro le donne.
Si tratta di un racconto lungo ambientato a Terracina,
comune del Lazio in provincia di Latina che vede protagonista Laura che si
trova a lottare tra la vita e la morte. Siamo vicini alla mezzanotte e la donna
è rimasta ferita gravemente lungo una scarpata. Dopo essersi risvegliata si
affida alle poche forze che ha per risalire e cercare di mettersi in salvo.
Laura fa fatica a ricordare quanto è accaduto a causa del
suo forte stato di shock che non gli consente di ricostruire gli ultimi istanti
della fatidica vicenda.
Raggiunta la strada, viene portata in salvo da un poliziotto
che ha bisogno di venire a conoscenza della dinamica dell’incidente e di come
la donna sia finita con la macchina nella scarpata.
Dovrà subire un vero e proprio interrogatorio, un po' strano
per il modo in cui si manifesterà.
Ma c’è un verbale che necessita di essere subito scritto,
prima che sia troppo tardi!
Marika Campeti riesce a tenere sempre alto il ritmo della
storia riuscendo a farci percepire il livello di tensione che aumenterà dal
momento in cui verranno alla luce pian piano piccoli dettagli che la
riporteranno indietro del tempo facendogli scoprire una sconcertante verità.
La donna avvertirà quel profumo della menta selvatica che
sarà efficace per recuperare la memoria e tornare a quella maledetta notte di
dicembre.
La macchina è andata a finire nella scarpata, ma dov’è la
sua famiglia? Cosa è accaduto a suo marito Roberto e al piccolo Tommaso?
L’autrice con grande abilità narrativa maneggia con
destrezza questo thriller psicologico, tende delle trappole al lettore, lo
destabilizza e cerca di non dare dei punti di riferimento proprio sui
personaggi della storia, vittime del loro stesso enigma. Il lettore dovrà
valutarne la credibilità di entrambi due personaggi fino ad arrivare ad una
verità che getterà le basi su un tema più che mai all’ordine del giorno: il
femminicidio.
Il romanzo mette a confronto vittime e carnefici e la
Campeti offre un quadro molto suggestivo e interessante su entrambi.
Dando per scontato che la violenza sulle donne va fortemente
condannata, ma per chi la commette esisterà mai una via di uscita, ci sarà mai
redenzione o la possibilità di cercare la via del perdono compiendo dei gesti
in favore di donne nel nostro presente dimenticando un passato che le ha viste
oltraggiate o uccise?
La Campeti offre una chiave di lettura nella quale oggi più
che mai è auspicabile un confronto o dibattito creando degli spunti di
riflessioni sull’argomento inquadrandolo sull’importanza della vita umana e del
rispetto della stessa.
Ma ritorniamo a quella notte di dicembre, c’era un’auto e
una donna che si abbandona al dolce ascolto di Destinazione Paradiso di
Gianluca Grignani, riviviamolo insieme:
https://youtu.be/VU01YTSs2h8?si=NBBYceIDo8lxQSmd
genere: thriller
annodi pubblicazione: 2024
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