Un oscuro delitto - Marco Della Croce -
recensione a cura di Dario Brunetti
Dopo il romanzo Nero
come la neve torna lo scrittore Marco Della Croce con il nuovo noir
dal titolo Un oscuro delitto uscito per la Fratelli Frilli
editori.
Ritroviamo il suo protagonista,
il commissario Dario De Santis alle prese con un brutale omicidio.
Viene rinvenuto sulla riva
di un canale, il cadavere dell’illustre cavalier Carlo Testoni e le modalità
messe in atto dal suo assassino sono a dir poco agghiaccianti; infatti il suo
corpo è stato ferocemente torturato e quasi smembrato.
Un delitto con
un’inspiegabile efferatezza che lascia esterrefatti gli abitanti della Spezia e
lo stesso commissario De Santis.
Come si spiega un
accanimento così crudele sul corpo di un uomo?
Ma chi è realmente il
cavaliere? Carlo Testoni è un padre di famiglia, ben voluto dalla gente, nonché
un uomo esemplare e di cultura, un gran benefattore sempre pronto a tendere una
mano al prossimo ed è anche un apprezzato giocatore di bridge.
Una persona distinta che è
anche dei maggiori esponenti del PNF cittadino può nascondere un oscuro passato
che l’ha portato a una morte così orribile?
Per De Santis e Russo si
prospetta un caso piuttosto complesso che sembra avere un piccolo sbocco dal
momento in cui un altro delitto misterioso avrà luogo con un modus operandi
completamente differente.
Siamo nel 1940 e
nonostante Francia e Gran Bretagna dichiarano guerra alla Germania, l’Italia
pur avendo stretto il Patto d’Acciaio con i tedeschi restò neutrale, ma l’11
giugno del 1940 gli aerei britannici sganciarono le bombe sul capoluogo ligure
e successivamente subirono un attacco dai francesi, Benito Mussolini dichiarerà
l’entrata dell’Italia in guerra a fianco della Germania che dopo un’iniziale
esaltazione per affermare il suo prestigio decreterà il punto di rottura fra
gli stessi italiani e il regime.
Il commissario De Santis
seppur con fatica prenderà le distanze da questo delirio di massa e cercherà di
concentrarsi sul caso della morte del cavaliere.
Si troverà davanti degli
scenari inquietanti che porteranno ad un orrore senza fine proprio come la
guerra che il nostro paese si accingerà a vivere, senza dimenticare la
terribile morte di sua moglie Clara che lo tormenta.
Cosa accadde la sera di
quel fatidico incendio che costò la vita alla sua povera moglie? Due indagini
parallele e completamente differenti che porteranno a più di un’amara resa dei
conti.
La paura, la reticenza, la
pazzia e il tradimento saranno elementi destabilizzanti quanto imprescindibili
per accogliere un noir costruito in maniera congeniale e in cui nulla viene
lasciato al caso, troveremo una galleria di personaggi invischiati in un gioco
al massacro che seppur ben caratterizzati da Della Croce tenderanno a essere
sfuggenti ed enigmatici.
Mistero nel mistero,
un’indagine nell’indagine per arrivare alla soluzione di un caso terribilmente
angosciante in cui il male più oscuro si nasconde per poi manifestarsi in una
forma al limite della sua stessa rappresentazione più oscena e sconvolgente.
Una scrittura affilata,
secca e potente grazie alla pregevole penna di Marco Della Croce che è riuscito
a conciliare il mistero con il macabro avvalendosi di un periodo storico di
grande rilievo.
La vulnerabilità di un
protagonista che si porta dietro una tragedia senza fine che si andrà a unire a
quella di tante vite uccise forse troppo presto e senza motivo catapultate in
un inferno dove niente sarà più come prima.
A cercare di alleviare le
sofferenze dell’animo umano ci saranno le spensierate musiche di maestri come
Rabagliati e Buti, per passare a Duke Ellington, ma anche il teatro e la
rivista grazie a Totò, Titina De Filippo e Nino Taranto.
Proprio l’attore nel 1940
compose Ciccio Formaggio un simpatico brano che racconta i dispetti ai danni di
questo divertente personaggio da parte della sua fidanzata Luisa che lo
ridicolizzava nei confronti delle persone.
Ecco a voi il link:
https://youtu.be/eXHnmNcFoCs?si=OGRP8RGfy2Zgo7pf
genere: noir
anno di pubblicazione: 2024
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