venerdì 6 dicembre 2024

LO STRANO CASO DEL DR JECKYLL E MR HYDE

 




Lo strano caso del dottor Jeckyll e mr. Hyde – Robert L. Stevenson -

recensione a cura di Francesca Tornabene

 

"Ma tutto giunge prima o poi alla fine e anche la misura più capace si riempie. Così quel mio leggero cedimento di poco conto nei confronti del male riuscì in ultima istanza a distruggere l'equilibrio dell'anima".

Questa la frase che racchiude il senso del mio viaggio letterario, lungo 106 pagine.

Un racconto senza tempo, pubblicato per la prima volta nel 1886 che ha avuto un successo planetario.

Tanto da diventare oggetto di conversazione nei salotti, per psicologi, filosofi, scrittori, registi teatrali e cinematografici.

Tanto da includere nel linguaggio comune i nomi "Jeckyll e Hyde" per definire un uomo con due personalità opposte.

È un fantasy gotico che offre notevoli spunti di riflessione sulla natura umana, la solitudine, la fame di conoscenza e sapere, il fascino del male, la metamorfosi, la corruzione dell'anima, la dipendenza dalle droghe, l'ambiguità dell'animo umano e persino la caducità della vita.

Ho fatto un viaggio nel tempo, solo per incontrare l'avvocato Utterson nella Londra del XIX secolo e risolvere il segreto che avvolge il dottor Jeckyll e mr. Hyde.

Jeckyll è un uomo perbene, altruista, con una buona reputazione. Egli conduce una vita solitaria senza scosse, ma un eccessivo autocontrollo e la noia lo hanno condotto a sperimentare lo sdoppiamento della personalità attraverso l'effetto di una droga potente.

Hyde è tutto l'opposto. Un uomo malefico, senza morale, ripugnante, un vero criminale che vive nell'ombra di Jeckyll gli eccessi della vita, l'assenza di regole e di freni.

Ma chi è veramente Hyde? Perché Jeckyll dovrebbe coprire le azioni criminali di Hyde? Che rapporto c'è tra i due?

Nonostante conoscessi la storia ho voluto rileggere il libro, perché affascinata dal genere gotico e dalla letteratura del doppio.

Ho cercato a lungo sul web una lettura alternativa del comportamento di Jeckyll. Ho letto diversi articoli, poi ho trovato qualcosa che fa al caso mio:

l'equazione di DIRAC (∂̸ + m) ψ = 0.

C'è la Matematica dietro ogni cosa. Proprio come avrebbe detto mia madre.

"Se due sistemi interagiscono tra loro per un certo periodo di tempo e poi vengono separati, non possono più essere descritti come due sistemi distinti, ma in 

qualche modo, diventano un unico sistema". 

Jeckyll ossessionato dalla ricerca scientifica della natura umana, nella convinzione di poter separare il bene dal male, interagendo con Hyde perde il controllo delle proprie azioni e non può più essere quello che era in origine.

Da un certo punto in poi, e fino all'esplosione della scena finale, questa situazione diventa inaccettabile e non più sostenibile per Jeckyll.

La lettura di questo Classico mi ha premesso di fare nuove riflessioni profonde sui bisogni universali dell'uomo e sui pericoli che incontra chi si abbandona al desiderio sfrenato di sapere e conoscere senza curarsi delle conseguenze.


genere: narrativa


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