Lo strano caso del dottor Jeckyll e mr. Hyde – Robert L. Stevenson -
recensione a cura di Francesca Tornabene
"Ma tutto giunge prima o poi alla fine e anche la
misura più capace si riempie. Così quel mio leggero cedimento di poco conto nei
confronti del male riuscì in ultima istanza a distruggere l'equilibrio
dell'anima".
Questa la frase che racchiude il senso del mio viaggio
letterario, lungo 106 pagine.
Un racconto senza tempo, pubblicato per la prima volta nel
1886 che ha avuto un successo planetario.
Tanto da diventare oggetto di conversazione nei salotti, per
psicologi, filosofi, scrittori, registi teatrali e cinematografici.
Tanto da includere nel linguaggio comune i nomi
"Jeckyll e Hyde" per definire un uomo con due personalità opposte.
È un fantasy gotico che offre notevoli spunti di riflessione
sulla natura umana, la solitudine, la fame di conoscenza e sapere, il fascino
del male, la metamorfosi, la corruzione dell'anima, la dipendenza dalle droghe,
l'ambiguità dell'animo umano e persino la caducità della vita.
Ho fatto un viaggio nel tempo, solo per incontrare
l'avvocato Utterson nella Londra del XIX secolo e risolvere il segreto che
avvolge il dottor Jeckyll e mr. Hyde.
Jeckyll è un uomo perbene, altruista, con una buona
reputazione. Egli conduce una vita solitaria senza scosse, ma un eccessivo
autocontrollo e la noia lo hanno condotto a sperimentare lo sdoppiamento della
personalità attraverso l'effetto di una droga potente.
Hyde è tutto l'opposto. Un uomo malefico, senza morale,
ripugnante, un vero criminale che vive nell'ombra di Jeckyll gli eccessi della
vita, l'assenza di regole e di freni.
Ma chi è veramente Hyde? Perché Jeckyll dovrebbe coprire le
azioni criminali di Hyde? Che rapporto c'è tra i due?
Nonostante conoscessi la storia ho voluto rileggere il
libro, perché affascinata dal genere gotico e dalla letteratura del doppio.
Ho cercato a lungo sul web una lettura alternativa del
comportamento di Jeckyll. Ho letto diversi articoli, poi ho trovato qualcosa
che fa al caso mio:
l'equazione di DIRAC (∂̸ + m) ψ = 0.
C'è la Matematica dietro ogni cosa. Proprio come avrebbe
detto mia madre.
"Se due sistemi interagiscono tra loro per un certo
periodo di tempo e poi vengono separati, non possono più essere descritti come
due sistemi distinti, ma in
qualche modo, diventano un unico sistema".
Jeckyll ossessionato dalla ricerca scientifica della natura
umana, nella convinzione di poter separare il bene dal male, interagendo con
Hyde perde il controllo delle proprie azioni e non può più essere quello che
era in origine.
Da un certo punto in poi, e fino all'esplosione della scena
finale, questa situazione diventa inaccettabile e non più sostenibile per
Jeckyll.
La lettura di questo Classico mi ha premesso di fare nuove
riflessioni profonde sui bisogni universali dell'uomo e sui pericoli che
incontra chi si abbandona al desiderio sfrenato di sapere e conoscere senza
curarsi delle conseguenze.
genere: narrativa
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