Chiodo della terra – Roberto Zito -
Recensione a cura di Francesca Tornabene
Nel mio ultimo viaggio sono stata trascinata in una realtà
distopica, all'interno di uno scenario apocalittico.
Ho vissuto attraverso il racconto immaginario di Roberto
Zito una delle paure più grandi di chi come me, abita in Sicilia accanto a
"mamma Etna".
Un'eruzione devastante e fuori controllo che solo chi vive
questo Gigante può realmente capire, perché sente ogni suo sussulto, tremore,
risveglio, quasi fosse legato irrimediabilmente alle sue viscere.
Il libro è molto più di una storia apocalittica, è un viaggio rovente nelle fragilità umane.
Un caleidoscopio di passioni musicali, letterarie,
televisive e persino cinematografiche che hanno reso questo lavoro un romanzo
avvincente, crudo, elegante, viscerale.
Ho vissuto attraverso i loro occhi le loro vite, le loro
paure, i loro rimpianti, i tormenti per i sensi di colpa, i loro segreti e la
loro spiritualità.
Grazie ad una scrittura fortemente evocativa ogni scena si è
insinuata nella mia mente, tanto da essere percepita, vista, sentita, come in
un film.
genere: narrativa
anno di pubblicazione: 2022
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