venerdì 18 ottobre 2024

CHIODO DELLA TERRA

 




Chiodo della terra – Roberto Zito -

Recensione a cura  di Francesca Tornabene

 

Nel mio ultimo viaggio sono stata trascinata in una realtà distopica, all'interno di uno scenario apocalittico.

Ho vissuto attraverso il racconto immaginario di Roberto Zito una delle paure più grandi di chi come me, abita in Sicilia accanto a "mamma Etna".

Un'eruzione devastante e fuori controllo che solo chi vive questo Gigante può realmente capire, perché sente ogni suo sussulto, tremore, risveglio, quasi fosse legato irrimediabilmente alle sue viscere.

Il libro è molto più di una storia apocalittica, è un viaggio rovente nelle fragilità umane.

Un caleidoscopio di passioni musicali, letterarie, televisive e persino cinematografiche che hanno reso questo lavoro un romanzo avvincente, crudo, elegante, viscerale.

 Ho conosciuto intimamente Luca, Agata e Giuseppe, Carmine, Matteo e Lisa e i loro dilemmi.

Ho vissuto attraverso i loro occhi le loro vite, le loro paure, i loro rimpianti, i tormenti per i sensi di colpa, i loro segreti e la loro spiritualità.

 Travolta dalle emozioni di questi personaggi, dalle loro fragilità (così reali!), dai loro pensieri, dalla descrizione dei luoghi più suggestivi dell'Etna e persino dalla musica, ho divorato le pagine di questo libro in poco tempo.

Grazie ad una scrittura fortemente evocativa ogni scena si è insinuata nella mia mente, tanto da essere percepita, vista, sentita, come in un film.

 Alla fine di questo incredibile viaggio, prima di abbandonare il mondo creato dallo scrittore, ho persino riascoltato "Born to run", a tutto volume, ancora una volta, come se fosse la colonna sonora del film che ho vissuto ogni giorno per un paio di settimane sfogliando quelle 260 pagine infuocate.


genere: narrativa

anno di pubblicazione: 2022

 


Nessun commento:

Posta un commento