domenica 22 settembre 2024

GIALLO A MESSINA

 





Giallo a Messina – Giuseppe Steno

Recensione a cura di Dario Brunetti

Giallo a Messina è il romanzo d’esordio dell’autore Giuseppe Steno uscito per la Fratelli Frilli editori.

Enzo Micali si risveglia da un coma lungo dieci anni. UN tuono molto forte è riuscito a scuoterlo e a fargli riaprire gli occhi.

Un vero e proprio miracolo per l’uomo che potrà finalmente rivedere lo sguardo dei suoi famigliari, ad attenderlo ci sono sua moglie Rina e suo figlio Dario.

Un evento davvero straordinario, eppure Enzo non incrocia lo sguardo di sua moglie Rina che cerca di evitare, non riesce a parlare e passa tutto il giorno a osservare fuori dalla finestra.

Rina non avrebbe mai creduto che suo marito si potesse risvegliare dal coma e ha preso la decisione di andare a convivere con Luciano, un suo dipendente dell’agenzia immobiliare.

Ma dal momento in cui suo marito si è risvegliato, la stessa donna troncherà la sua relazione con Luciano.

Nella vita di Enzo Micali non ci sono solamente Rina e Dario, c’è un’altra donna che appena venuta a conoscenza della lieta e sorprendente notizia si è precipitata da Roma. Lei è la giornalista e scrittrice Rosa Malizia, che un tempo fa è stata proprio l’amante dell’uomo.

La donna non ritroverà solo Enzo, ma anche suo padre Martino, sul quale pende il capo d’imputazione di aver ucciso sua madre, a meno secondo Rosa che crede ancora fermamente a questa versione dei fatti.

L’uomo, a quei tempi era dedito all’alcol ed era realmente in grado di commettere un omicidio?

Nel frattempo la sua vita è cambiata e fa il diacono in una parrocchia di Messina.

Rosa riuscirà a recuperare il rapporto con suo padre, ma lei crede veramente che siano andati così i fatti in quel maledetto 20 dicembre del 1999? La mamma fu vittima di un furto e fu aggredita e spintonata, nel cadere ha battuto la testa e l’urto del capo le è stato fatale.

Ma una donna così apprezzata e ben voluta dalla gente come può essere stata uccisa a scopo di rapina? A meno che quel furto non sia stato simulato dall’aggressore per inquinare la scena del crimine!

Ipotesi, quesiti su destini che si incrociano nella vita di Enzo e Rosa, ma la giornalista è determinata ad andare in fondo alla verità e a cercare di dipanare più di un mistero che avvolge Messina.

Un giallo ben strutturato dall’autore messinese Giuseppe Steno che gode di un intreccio narrativo davvero interessante. L’inizio della storia è giustamente lenta perché serve al lettore per focalizzare bene l’attenzione sui personaggi della storia che sembrano nascondere più di un segreto che appartiene ad un passato difficile da dimenticare, soprattutto per una protagonista come Rosa Malizia, una donna che seppur dimostra le sue fragilità emotive, non si perderà d’animo e grazie al suo acume riuscirà a dare una svolta definitiva a delle indagini nel quale non si è voluto approfondire soprattutto per colpa di qualcuno di così potente e inarrivabile a tal punto di …

La frase ebbene che la completino i lettori amanti del genere improvvisandosi investigatori proprio come la nostra protagonista.

Ho apprezzato il modo in cui l’autore messinese sia riuscito a catalizzare l’attenzione sui personaggi della storia, caratterizzandoli al meglio e mettendo in evidenza ogni peculiarità rilevante.

In questo giallo troveremo elementi che non consistono solo nella ricerca della verità, ma esplorano i temi della fede, della speranza, della riconciliazione e del perdono. Inoltre ai fatti accaduti viene data un’importanza mediatica a tal punto che nel finale viene spettacolarizzata, una scelta che per quanto possa sembrare surreale o forzata, se ci soffermiamo a pensare della scelta del buon Steno risulterà paradossalmente vera e azzeccata, soprattutto al giorno d’oggi in cui gli eventi di cronaca nera diventano fenomeno a volte di uno smodato quanto disgustoso a mio avviso, intrattenimento televisivo fuori luogo dove i delitti vengono raccontati con toni fin troppo accesi e morbosi, da far sì che l’opinione pubblica e i media si dividono in innocentisti e colpevolisti.

Ritengo più opportuno che dietro ogni storia ci sia un percorso lungo e approfondito di ricerca della verità.

Se un romanzo di fantasia lo si inquadra sotto diverse chiavi di lettura che portano a degli spunti di riflessione, vuol dire che l’autore è riuscito a offrire al lettore un testo di qualità capace di andare oltre la storia in sé.


genere: giallo

anno di pubblicazione: 2024


Nessun commento:

Posta un commento