Giallo a Messina – Giuseppe Steno
Recensione a cura di Dario Brunetti
Giallo a Messina è il romanzo
d’esordio dell’autore Giuseppe Steno uscito per la Fratelli Frilli editori.
Enzo
Micali si risveglia da un coma lungo dieci anni. UN tuono molto forte è riuscito
a scuoterlo e a fargli riaprire gli occhi.
Un
vero e proprio miracolo per l’uomo che potrà finalmente rivedere lo sguardo dei
suoi famigliari, ad attenderlo ci sono sua moglie Rina e suo figlio Dario.
Un
evento davvero straordinario, eppure Enzo non incrocia lo sguardo di sua moglie
Rina che cerca di evitare, non riesce a parlare e passa tutto il giorno a
osservare fuori dalla finestra.
Rina
non avrebbe mai creduto che suo marito si potesse risvegliare dal coma e ha
preso la decisione di andare a convivere con Luciano, un suo dipendente
dell’agenzia immobiliare.
Ma
dal momento in cui suo marito si è risvegliato, la stessa donna troncherà la
sua relazione con Luciano.
Nella
vita di Enzo Micali non ci sono solamente Rina e Dario, c’è un’altra donna che
appena venuta a conoscenza della lieta e sorprendente notizia si è precipitata
da Roma. Lei è la giornalista e scrittrice Rosa Malizia, che un tempo fa è
stata proprio l’amante dell’uomo.
La
donna non ritroverà solo Enzo, ma anche suo padre Martino, sul quale pende il
capo d’imputazione di aver ucciso sua madre, a meno secondo Rosa che crede
ancora fermamente a questa versione dei fatti.
L’uomo,
a quei tempi era dedito all’alcol ed era realmente in grado di commettere un
omicidio?
Nel
frattempo la sua vita è cambiata e fa il diacono in una parrocchia di Messina.
Rosa
riuscirà a recuperare il rapporto con suo padre, ma lei crede veramente che
siano andati così i fatti in quel maledetto 20 dicembre del 1999? La mamma fu
vittima di un furto e fu aggredita e spintonata, nel cadere ha battuto la testa
e l’urto del capo le è stato fatale.
Ma
una donna così apprezzata e ben voluta dalla gente come può essere stata uccisa
a scopo di rapina? A meno che quel furto non sia stato simulato dall’aggressore
per inquinare la scena del crimine!
Ipotesi,
quesiti su destini che si incrociano nella vita di Enzo e Rosa, ma la
giornalista è determinata ad andare in fondo alla verità e a cercare di
dipanare più di un mistero che avvolge Messina.
Un
giallo ben strutturato dall’autore messinese Giuseppe Steno che gode di un
intreccio narrativo davvero interessante. L’inizio della storia è giustamente
lenta perché serve al lettore per focalizzare bene l’attenzione sui personaggi
della storia che sembrano nascondere più di un segreto che appartiene ad un
passato difficile da dimenticare, soprattutto per una protagonista come Rosa
Malizia, una donna che seppur dimostra le sue fragilità emotive, non si perderà
d’animo e grazie al suo acume riuscirà a dare una svolta definitiva a delle
indagini nel quale non si è voluto approfondire soprattutto per colpa di
qualcuno di così potente e inarrivabile a tal punto di …
La
frase ebbene che la completino i lettori amanti del genere improvvisandosi
investigatori proprio come la nostra protagonista.
Ho
apprezzato il modo in cui l’autore messinese sia riuscito a catalizzare
l’attenzione sui personaggi della storia, caratterizzandoli al meglio e
mettendo in evidenza ogni peculiarità rilevante.
In
questo giallo troveremo elementi che non consistono solo nella ricerca della
verità, ma esplorano i temi della fede, della speranza, della riconciliazione e
del perdono. Inoltre ai fatti accaduti viene data un’importanza mediatica a tal
punto che nel finale viene spettacolarizzata, una scelta che per quanto possa
sembrare surreale o forzata, se ci soffermiamo a pensare della scelta del buon
Steno risulterà paradossalmente vera e azzeccata, soprattutto al giorno d’oggi
in cui gli eventi di cronaca nera diventano fenomeno a volte di uno smodato
quanto disgustoso a mio avviso, intrattenimento televisivo fuori luogo dove i
delitti vengono raccontati con toni fin troppo accesi e morbosi, da far sì che
l’opinione pubblica e i media si dividono in innocentisti e colpevolisti.
Ritengo
più opportuno che dietro ogni storia ci sia un percorso lungo e approfondito di
ricerca della verità.
Se
un romanzo di fantasia lo si inquadra sotto diverse chiavi di lettura che
portano a degli spunti di riflessione, vuol dire che l’autore è riuscito a
offrire al lettore un testo di qualità capace di andare oltre la storia in sé.
genere: giallo
anno di pubblicazione: 2024
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