mercoledì 20 settembre 2023

IL FU MATTIA PASCAL

 







Il fu Mattia Pascal - Luigi Pirandello –

Recensione a cura di Francesca Simoncelli 

 

Avete mai pensato di scappare via da tutto e tutti? 

Vi siete mai chiesti, se la vita vi offrisse l’opportunità di ricominciare, se realmente la sfruttereste? 

La storia di Mattia è un po’ la vita di molti di noi: un’infanzia spensierata, un’adolescenza di scoperte e divertimento; poi, però, il destino chiede il conto e ci si ritrova a pagare le conseguenze delle proprie azioni irresponsabili. 

Nel caso di Mattia, una moglie che non ama, una suocera che non lo rispetta, il conto in banca svuotato ed il dolore per la perdita delle figlie. 

Stremato da una situazione insostenibile, decide di partire per un viaggio e va a Montecarlo, dove vince un’ingente somma. 

Sul treno per il ritorno verso casa, perso nei pensieri dei debiti che gli prosciugheranno la vincita e della famiglia che dovrà sopportare, si imbatte in un articolo di giornale nel quale trova scritta la notizia della sua morte.  

Presa al volo l'opportunità di poter non fare ritorno a casa, inizia una nuova esistenza, pensando di essere finalmente libero. 

Viaggia per mesi, vive avventure e disavventure, fino a che, a Roma, si innamora di una donna e, dopo un furto, che non può neanche denunciare, essendo di fatto morto, si rende conto che è comunque schiavo di un ruolo che la società gli impone. 

Decide così di tornare a casa, dove però trova sua moglie sposata con un altro: il destino lo obbliga all’ennesima sottomissione; non può tornare ad essere Mattia, perché altrimenti sua moglie sarebbe bigama, ma ormai tutti sono venuti a conoscenza che non è morto; si ritrova quindi costretto in un limbo. 

Infatti, nel finale del romanzo, alla domanda "Ma voi, insomma, si può sapere chi siete?” lui risponde “Eh, caro mio... Io sono il fu Mattia Pascal”  

Ironico ed introspettivo, come solo Pirandello sa essere. 

Ho amato questo romanzo, con il suo linguaggio ricercato e la prosa scorrevole. 

E’ piaciuto talmente tanto, non solo a me, ma a tutta la mia famiglia, che adesso, nel nostro linguaggio confidenziale, abbiamo preso abitudine di definire ironicamente una situazione “esasperante” della nostra quotidianità, dalla quale vorremmo fuggire, con il nome in codice " Progetto Mattia Pascal " 

genere: narrativa

 


Nessun commento:

Posta un commento