KAERU M. Lorenzi
Oggi vi parlo di un romanzo piuttosto singolare, uscito
quasi un anno fa e scritto da Matteo Lorenzi. Il libro si intitola Kaeru, che
significa letteralmente rana, ma anche cambiamento, ritorno a casa, ritorno
alle origini e, per dirla con le stesse parole dell'autore, racconta la storia
di un incredibile esperimento sociale realizzato su una inconsapevole cavia
umana...una sorta di 1984 di Orwell rivisitato in chiave moderna e con
sfumature totalmente inattese. Per quanto io sia attento alle uscite dei libri,
soprattutto quelli che raccontano storie particolari, al tempo della sua pubblicazione
(7/2021) questa opera mi era sfuggita o forse non le avevo dato il giusto
credito. Per fortuna ora mi è stato segnalato e consigliato da chi lo conosce
bene e questa volta non me lo son lasciato sfuggire. Un romanzo che all'epoca
in cui uscì creò molto interesse e ricevette molte segnalazioni e recensioni.
Non scriverò quindi un'altra recensione classica del libro (ne potrete reperire
diverse) ma solo le mie considerazioni, che non sono comunque poche. Per
parlare rapidamente della trama possiamo dire che i protagonisti della vicenda
sono tre: Marcello Spatonzi un uomo banale senza guizzi senza grosse qualità
poco socievole e molto poco interessante; Denny Di Venuto una persona baciata
dalla fortuna che vive di eccessi e molto in vista nella sua comunità; il sig. Oshima un personaggio ambizioso e
geniale anche troppo...Spatonzi vive o meglio passa le sue noiose
giornate a Carindola Terme con l'unico obbiettivo, dopo essersi alzato la
mattina, di far arrivare presto la sera. Ad un tratto tutto cambia nella sua
inutile esistenza; cosi entra in scena Denny, brillante, ricco, affascinante e
spaccone. Artefice di questo cambiamento sarà Oshima che dal sol levante
telecomanda le loro esistenze. Di più non si può, e non si deve, dire perché il
racconto è una continua sorpresa e per sorprendersi meno si sa meglio è. Vi
assicuro però che il racconto è un susseguirsi di colpi di scena e di momenti
divertenti. Si possono invece raccontare le sensazioni che questo libro
suscita. Innanzitutto è scritto bene. Intendo correttamente, in un italiano
corretto, con termini appropriati ed una sintassi regolare. Sembra superfluo
dirlo. Quasi ovvio, quando un manoscritto va in stampa. Ma spesso non è così.
Questo romanzo da questo punto di vista è impeccabile. È molto curato e la
lettura ne giova, scorre fluida e piacevole. Poi ovviamente deve essere detto
ciò che il libro lascia in eredità al lettore, ed a me nello specifico. Da
questo punto di vista il racconto è una vera miniera. Sensazioni ne trasmette
ad ogni pagina letta, considerazioni ne fa fare per ogni fatto che accade.
Quanto dellla nostra vita viene determinata da noi stessi? Spesso ci succedono
delle cose che sembrano ordite da un regista folle. E se fosse veramente così?
Abbiamo in mano il nostro destino o ci dobbiamo accontentare, quando siamo
posti di fronte ad un bivio, di decidere se intraprendere una strada piuttosto
che un’altra? Le famose porte scorrevoli. Sono tanti i dubbi che sorgono
leggendo questa storia. In definitiva un romanzo ben fatto, ben orchestrato,
divertente e per nulla banale che attraverso un racconto che può apparire
leggero fa sorgere interrogativi nel lettore anche riguardo la moralità di
certe azioni. Fin dove ci si può spingere per avere fama, soldi e visibilità? E’
sempre tutto lecito o oltre una certa soglia non ci si può spingere? Lorenzi è anche
un musicista, detto meglio è un artista, che scrive e canta. Onestamente non so
come canta, anche se lo fa da 25 anni, ma come scrive adesso lo so è non posso
che fargli i complimenti. Una storia originale, una scrittura fluida, una
vicenda anche divertente che fa riflettere. L'argomento proposto dal libro è
stato trattato nelle maniere più disparate ma attraverso questo romanzo è
proposto in una veste che coinvolge e diverte. Un romanzo assolutamente
consigliato.
valutazione: buono
genere. narativa
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