I SEGRETI DELLA TORRE M. B. Rosso
Alcune considerazioni sul romanzo appena terminato: I
segreti della torre, terzo romanzo, di Mara B. Rosso edito da Impremix edizioni
visual grafica, uscito a novembre. Della stessa autrice avevo letto in
precedenza Delitti per Diletto (la sua prima opera) e devo dire che tra quel
romanzo e I segreti della torre c'è stata, a parer mio, una decisa evoluzione.
Tutto è migliorato. Soprattutto ho apprezzato l'ironia del racconto e la
simpatia dei personaggi. Delitti per Diletto mi era comunque piaciuto, sia per
la caratterizzazione dei personaggi sia per l'evidente studio e cura che c'era
dietro la stesura del libro. L'autrice l'avevo scoperta un po per caso leggendo
un articolo in cui si parlava in maniera molto positiva dei suoi libri ed io
ovviamente ho voluto verificare personalmente. Tutto vero, tanto che ho deciso
di approfondirne la conoscenza. Ed ho scoperto che il suo romanzo I segreti
della torre, da poco pubblicato, aveva vinto il concorso La quercia del Myr
nella categoria romanzi inediti. Ero curiosissimo di leggerlo, cosa che ho
prontamente fatto. Il racconto coinvolge il lettore fin dalle battute iniziali
ed ha per protagonisti gli stessi personaggi dei suoi due precedenti romanzi
(La donna di Tullond è il secondo) tra cui spicca senz'altro Barbara Ferrero
prof di inglese, con uno spiccato sesto senso, che ha per amico il brigadiere
Semperboni che la coinvolge spesso (lei comunque ci sguazza felice, ben inteso)
nelle sue indagini. Gli altri coprotagonisti sono il suo fidanzato Filippo e
l'apppuntato Gualazzi. Il racconto è permeato interamente di ironia e battute
sempre molto argute che rendono il romanzo anche divertente e di piacevole
lettura. La cura nella scrittura è sempre molto elevata ed il racconto dei
particolari storici sono sempre molto precisi. Un romanzo che con merito ha
vinto un concorso che se pur giovane detiene grande importanza tra gli
scrittori. Un romanzo ben condotto che non ha passaggi "noiosi" e
dove le sorprese sono sempre tante e proseguono fino alle pagine finali. Certo
non è un noir dalle tinte fosche e con personaggi maledetti o un thriller con
efferati omicidi e serial killer sanguinolenti ma un giallo ben architettato,
ben scritto e decisamente originale che regala ore liete in sua compagnia.
genere: giallo
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