lunedì 14 ottobre 2019

L'OSCURO INCANTATORE




L'OSCURO INCANTATORE R. Graniglia
Appena terminato di leggere l’ultimo libro scritto da Roberto Graniglia, e pubblicato pochi giorni fa attraverso il self publishing, dal titolo L’oscuro incantatore. Tanti sono i personaggi che animano questo inquietante romanzo thriller. Da citare il tenente Crane, presente, a vario titolo, in diversi libri scritti da Graniglia, il professor Frank Williams giovane ricercatore universitario, il suo collega Glenn Parson e la sua compagna Rebecca, il capitano Grindman, il tenente Ross e poi Malanthan, l’incantatore. I protagonisti sono tanti e tutti molto ben calati nel romanzo, tutti importanti, tutti contribuiscono a rendere l’atmosfera del libro tesa fin dalle prime pagine. Il professor Williams si trasferisce dalla caotica New York alle più intime colline del Vermont allettato da un ruolo da ricercatore e da un lauto stipendio offertogli dalla università di Antonsville. Lascia una città ed un passato doloroso con la moglie Rebecca in procinto di partorire sperando di iniziare una nuova vita appagante e meno stressante. L’inizio del libro è abbastanza “normale” anche se l’inquietudine serpeggia ad ogni pagina e ci si attende che possa succedere qualcosa da un momento all’altro. Il romanzo pare sempre procedere sul margine di un burrone, ti fa tenere il fiato sospeso ed i sensi ben allerta. Anche la parte meno razionale, chiamarla paranormal forse è eccessivo, non disturba affatto anzi contribuisce ad alimentare la tensione. Come ci ha abituato l’autore la parte finale (70/80 pag.) è quella più ricca di emozioni. La prima parte, comunque molto coinvolgente, è propedeutica ad un epilogo angosciante. Il libro è scritto in maniera semplice ma curata, ricco di dialoghi. I capitoli brevi contribuiscono a rendere la storia sempre molto chiara e dinamica. Il romanzo è legato alle vicende e ad alcuni personaggi di un precedente romanzo di Graniglia Il lungo Samhain. Alcuni personaggi già protagonisti in quel romanzo tornano tali anche in questo ma comunque L’oscuro imcantatore rimane un libro perfettamente autonomo. Un romanzo che a me è piaciuto molto con un finale all’altezza delle mie aspettative che sale di diritto sul podio dei migliori libri scritti da Graniglia. Il mio preferito, non me ne voglia l’autore, rimane comunque Il cuore di Marta che al momento resta uno dei più bei libri che abbia mai letto. Complimenti, resto in attesa del prossimo….
valutazione: più che buono
genere: thriller


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