LA DONNA SENZA NOME B. Scudieri
Non so spiegare questa urgenza, questo bisogno di leggere quanto prima un romanzo di Barbara Scudieri. Libri ne leggo tanti ma ogni volta che ne scelgo uno il mio pensiero va ai libri che “devo”, ancora, assolutamente, leggere ed i romanzi di Barbara Scudieri sono sempre in pole position; ma per loro deve esserci il mood giusto perché altrimenti rischi di apprezzarlo solo a metà. Finalmente quel momento è arrivato. I suoi libri che più mi incuriosiscono sono gli ultimi due pubblicati ovvero Le pagine scritte dal tempo, uscito da poco e il precedente cioè Il nido delle ombre, uscito nel 2018. Questo che ho appena terminato di leggere, invece, era presente nel mio Kindle già da diverso tempo ed è stato pubblicato nel 2012. Si tratta del thriller psicologico La donna senza volto. Ho deciso così di iniziare da questo convinto anche dalle ottime “referenze” di cui gode. Questo romanzo è stato pubblicato in proprio come d’altro canto tutto il resto della produzione dell’autrice. Di Barbara Scudieri, nata a Napoli ma romana di adozione laureata al Dams e grande amante della settima arte, avevo letto solo il libro scritto in coppia con Marco Martano titolato Fine e mi era rimasto dentro per un bel po' da qui la volontà di conoscere meglio le sue opere. In questo romanzo le protagoniste sono la signora Petersen, Laura, e sua figlia, Lucy. Tutto precipita quando Oliver, il marito, decide di porre fine alla propria vita mettendo in gravi difficoltà psicologiche sia la moglie che la figlia da quel momento in poi preda di un mutismo inscalfibile. Un misterioso libro, diventato l'ossessione di Laura, farà da filo conduttore per tutto il romanzo e ci porterà alla scoperta di una verità sconvolgente. La prosa del romanzo è originale ed evocativa, sempre in bilico tra sogno e realtà. La tensione emotiva che induce la lettura si mantiene elevata per tutto il racconto. Un romanzo che procede veloce caratterizzato da una scrittura molto particolare. Un libro con una ultima parte sorprendente che rivela finalmente la verità su tutto quello che abbiamo fin lì letto. Ma le ultime pagine rimescolano ancora le carte spiazzando ancora una volta il lettore. In conclusione un romanzo che coinvolge e affascina, ottimo per conoscere le grandi capacità di scrittrice di Barbara Scudieri per poi continuare a sondare la sua estesa bibliografia. Volendo cercare il pelo nell’uovo dico che una sola cosa non mi è piaciuta molto, ma questo come dico sempre a livello molto personale, il riferimento alla preghiera che l’autrice fa, quasi al termine del libro. Sono pochissime righe che non cambiano in nessun modo il mio giudizio. Complimenti all’autrice quindi, libro molto bello ma consigliato soprattutto agli amanti del genere. Come si dice per molti ma non per tutti.
valutazione: più che buono
genere: thriller psicologico
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