IL PRIMO INGANNO R. Landini
Ogni volta che, per
svariati motivi (dietro consiglio o regalo) mi avvicino ad un libro, che non ho
scelto personalmente, la mia più grande paura è che non abbia la capacita di
emozionarmi. So bene che ciò che può essere coinvolgente per un lettore per
qualcun altro può risultare insignificante. Spesso quello che ti fa entrare in
empatia con un romanzo, aldilà del suo contenuto, e che istintivamente te lo rende
meritevole di essere letto, sono i piccoli dettagli quelli all’apparenza
insignificanti come la copertina, il font del testo, l’impaginazione ecc.
L’ultimo inganno il romanzo scritto da Riccardo Landini non l’ho scelto ma mi è
stato proposto tra una rosa di libri ed io tra tutti ho preferito lui. L’ho
fatto attratto da un’empatia istintiva quanto misteriosa forse richiamata dal titolo
o dall’autore, a me sconosciuto, o dalla copertina. Sta di fatto che la storia
in effetti mi ha coinvolto da subito anche se all’inizio il libro si presenta sì
come un ottimo romanzo giallo, anche divertente ed ironico, con un mistero da
chiarire ed una piccola e temeraria indagine personale fatta dal protagonista,
ma nulla più di questo. La vicenda procede placida e con pochi scossoni poi
però pian piano la situazione si complica si ingarbuglia, l’inquietudine
aumenta, l’adrenalina sale, il racconto si fa sempre più veloce regalando
emozioni e suspence in quantità fino a che l’ordinaria vita del nostro
protagonista viene irrimediabilmente sconvolta dagli eventi e da circa meta
libro in poi non c’è un attimo di tregua, le ultime 20/30 pagine sono
memorabili. In conclusione posso dire che Il primo inganno, nasce come un
rassicurante buon giallo ma, grazie ad un susseguirsi travolgente di situazioni,
si trasforma presto in un ottimo thriller (con venature horror…) in cui tutti
ne escono con le mani sporche. Un romanzo che mi è piaciuto moltissimo, che mi
ha emozionato tanto e che consiglio volentieri, un plauso sincero all’autore.
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