Vertigine - Franck Thilliez
Un
Franck Thilliez che anche in questo libro non smentisce la fama di autore di
thriller psicologici ricchi di suspense e noto per le sue storie angoscianti
che impediscono al lettore di lasciare la lettura.
Usa
un'arma che conosce fin troppo bene: la cattività. Sfrutta e manipola gli
angoli più piccoli del cervello ed esplora tutti i meandri dei centri
nevralgici alla ricerca delle fobie più profonde. Fobie che esplora in 330
pagine di oscurità, isolamento, freddo e abbandono. Come si fa a non impazzire
sapendo che si precipiterà in una minacciosa e gelida voragine e che si
scomparirà in fondo a un abisso ostile fin dalla prima pagina?
Basta
immaginare per qualche secondo come si potrebbe reagire alla notizia della
certezza che si sta per morire. Cosa accadrebbe al cervello? Come si reagirebbe
se ci si trovasse accanto altre persone nella stessa situazione?
Domande
che Jonathan Touvier e altre due persone dovranno porsi perché si ritrovano in
questa orrenda situazione. Jonathan, padre di una giovane ragazza di nome
Claire – al contrario di oscura? – e marito di Françoise,
malata terminale di leucemia.
È
incatenato al polso da una catena con un secondo individuo, Farid, un giovane
arabo, anche lui incatenato, ma alla caviglia. Anche un terzo uomo, Michel, si
trova in questa tana ghiacciata, libero di muoversi, indossa una maschera
d'acciaio che esploderà se si allontana oltre una certa distanza dalle altre
due persone. Con loro c'è anche Pokhara, il fedele cane di Jonathan.
Hanno
solo il minimo indispensabile per sopravvivere e su ciascuna delle loro giacche
è scritta una frase:
Chi è il bugiardo?
Chi è il ladro?
Chi è l'assassino?
Cosa
hanno fatto questi personaggi per meritare questo? Qual è il legame che li
unisce? Fino a che punto riusciranno a spingersi per sopravvivere? Ci si rende
conto che tutto ruota attorno a Jonathan, il narratore, un alpinista che ha dei
segreti da nascondere.
Franck
Thilliez gioca con i nervi del lettore con questo enigma machiavellico e
soffocante. In questo abisso buio e gelido dove tre uomini, che sembrano non
avere nulla in comune, si ritrovano bloccati. È in questo luogo ostile e tetro
che devono scoprire perché sono rinchiusi qui. Termini come fiducia, promessa o
aiuto reciproco hanno ancora senso quando la vita è totalmente in prestito? Al
contrario ci saranno solo diffidenze, dubbi, bugie e paure. Questa orrida
situazione, in cui sembra non esserci alcuna speranza, rivelerà i meandri
tortuosi delle loro anime e il lato oscuro di ciascuno. Il loro istinto di
sopravvivenza prenderà il sopravvento, i personaggi si distingueranno, si
deformeranno e si indeboliranno. L'aiuto reciproco sembra essere la soluzione
migliore, ma fino a che punto la vita dell'altra persona conta di più? In
queste condizioni atroci e inimmaginabili anche il lettore è immerso nel buio
più totale. Rivelando gradualmente dei tre personaggi i punti di forza, le loro
debolezze e i loro segreti, Thilliez, con la sua scrittura emozionante e
padroneggiata perfettamente, aumenta la tensione a ogni pagina, distilla
riflessioni sulla paura, la vigliaccheria, l'identità sessuale con un filo
conduttore come barra: la necessità e il libero arbitrio. Brevi capitoli
rafforzano questo clima terribile e oppressivo.
Conclude
la sua storia claustrofobica in un modo che farà riflettere a lungo alla fine
della lettura di questo thriller oscuro, implacabile, inquietante.
Nell’epilogo dice: "Questo romanzo ha una sola soluzione. E non è
necessariamente quello che pensi”. Ebbene, forse occorrerà rileggere Vertigine,
giusto per controllare alcune cose.
Un
piccolissimo dettaglio fa la differenza...
Genere
Thriller
Anno di pubblicazione 2023
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