mercoledì 16 luglio 2025

VERTIGINE

 




Vertigine - Franck Thilliez

 Recensione di Miriam Donati

 

Un Franck Thilliez che anche in questo libro non smentisce la fama di autore di thriller psicologici ricchi di suspense e noto per le sue storie angoscianti che impediscono al lettore di lasciare la lettura.

Usa un'arma che conosce fin troppo bene: la cattività. Sfrutta e manipola gli angoli più piccoli del cervello ed esplora tutti i meandri dei centri nevralgici alla ricerca delle fobie più profonde. Fobie che esplora in 330 pagine di oscurità, isolamento, freddo e abbandono. Come si fa a non impazzire sapendo che si precipiterà in una minacciosa e gelida voragine e che si scomparirà in fondo a un abisso ostile fin dalla prima pagina?

Basta immaginare per qualche secondo come si potrebbe reagire alla notizia della certezza che si sta per morire. Cosa accadrebbe al cervello? Come si reagirebbe se ci si trovasse accanto altre persone nella stessa situazione?

Domande che Jonathan Touvier e altre due persone dovranno porsi perché si ritrovano in questa orrenda situazione. Jonathan, padre di una giovane ragazza di nome Claire – al contrario di oscura? – e marito di Françoise, malata terminale di leucemia.

È incatenato al polso da una catena con un secondo individuo, Farid, un giovane arabo, anche lui incatenato, ma alla caviglia. Anche un terzo uomo, Michel, si trova in questa tana ghiacciata, libero di muoversi, indossa una maschera d'acciaio che esploderà se si allontana oltre una certa distanza dalle altre due persone. Con loro c'è anche Pokhara, il fedele cane di Jonathan.

Hanno solo il minimo indispensabile per sopravvivere e su ciascuna delle loro giacche è scritta una frase:
Chi è il bugiardo?
Chi è il ladro?
Chi è l'assassino?

Cosa hanno fatto questi personaggi per meritare questo? Qual è il legame che li unisce? Fino a che punto riusciranno a spingersi per sopravvivere? Ci si rende conto che tutto ruota attorno a Jonathan, il narratore, un alpinista che ha dei segreti da nascondere.

Franck Thilliez gioca con i nervi del lettore con questo enigma machiavellico e soffocante. In questo abisso buio e gelido dove tre uomini, che sembrano non avere nulla in comune, si ritrovano bloccati. È in questo luogo ostile e tetro che devono scoprire perché sono rinchiusi qui. Termini come fiducia, promessa o aiuto reciproco hanno ancora senso quando la vita è totalmente in prestito? Al contrario ci saranno solo diffidenze, dubbi, bugie e paure. Questa orrida situazione, in cui sembra non esserci alcuna speranza, rivelerà i meandri tortuosi delle loro anime e il lato oscuro di ciascuno. Il loro istinto di sopravvivenza prenderà il sopravvento, i personaggi si distingueranno, si deformeranno e si indeboliranno. L'aiuto reciproco sembra essere la soluzione migliore, ma fino a che punto la vita dell'altra persona conta di più? In queste condizioni atroci e inimmaginabili anche il lettore è immerso nel buio più totale. Rivelando gradualmente dei tre personaggi i punti di forza, le loro debolezze e i loro segreti, Thilliez, con la sua scrittura emozionante e padroneggiata perfettamente, aumenta la tensione a ogni pagina, distilla riflessioni sulla paura, la vigliaccheria, l'identità sessuale con un filo conduttore come barra: la necessità e il libero arbitrio. Brevi capitoli rafforzano questo clima terribile e oppressivo.

Conclude la sua storia claustrofobica in un modo che farà riflettere a lungo alla fine della lettura di questo thriller oscuro, implacabile, inquietante.
Nell’epilogo dice: "Questo romanzo ha una sola soluzione. E non è necessariamente quello che pensi”. Ebbene, forse occorrerà rileggere Vertigine, giusto per controllare alcune cose.

Un piccolissimo dettaglio fa la differenza...

 

Genere Thriller

Anno di pubblicazione 2023


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