Amare una volta - Davide Mosca -
recensione a cura di Elisa Caccavale
In Amare una volta (Salani, 2021) Davide Mosca intreccia una
storia d’amore intensa e struggente con il dramma storico della Resistenza,
ambientando il racconto tra le colline delle Langhe del Belbo. Protagonista del
romanzo è Virginia Costamagna, una giovane donna che, al termine della Seconda
guerra mondiale, incontra il partigiano Italo. La guerra alla sua famiglia ha
portato via tanto, troppo: figli, ricchezza, serenità. I padroni di un tempo
sono solo l’ombra di ciò che erano stati, ma Virginia continua a guardare la
vita con fierezza, cercando di difendere ciò che è rimasto e ciò che di nuovo,
e bello, potrebbe nascere: l’amore, per esempio. L’amore con Italo nasce dunque
in un tempo ostile, tra tensioni familiari, ideologiche e sociali, e si sviluppa
con forza e fragilità insieme, come solo gli amori impossibili sanno fare,
spingendo la vicenda dei due giovani verso un destino forse già scritto.
Amare una volta è un romanzo che intreccia amore, memoria e
ferite storiche non del tutto rimarginate. Il loro amore, nato in un contesto
di violenza e resistenza, è segnato da tensioni familiari e da una comunità che
non dimentica né perdona.
Uno degli elementi più riusciti del romanzo è senz’altro
l’ambientazione: Mosca descrive le Langhe con grande sensibilità, restituendone
l’anima aspra e poetica. Le colline, le vigne, le case in pietra e il silenzio
delle campagne diventano parte viva della narrazione, quasi personaggi
anch’essi, capaci di riflettere l’interiorità dei protagonisti. Anche la
scrittura si distingue per finezza e intensità emotiva: è elegante, misurata,
ma capace di toccare corde profonde senza mai cedere al melodramma.
Tuttavia, il romanzo soffre in alcuni punti di un’eccessiva
lentezza: certi passaggi, soprattutto verso la parte conclusiva del romanzo,
risultano ripetitivi e dilatati oltre il necessario, rischiando di rallentare
il ritmo narrativo.
Il vero punto debole, però, è il finale. Dopo aver costruito
con cura atmosfere, personaggi e intrecci, Mosca chiude la storia con un taglio
troppo netto, quasi improvviso, che lascia in sospeso nodi emotivi e narrativi
importanti. La sensazione è quella di un racconto interrotto, che avrebbe
meritato un epilogo più ampio e strutturato, all’altezza della profondità
mostrata fino a quel momento.
In sintesi, Amare una volta è un romanzo intenso, ben
scritto e ricco di suggestioni, che riesce a far rivivere una pagina dolorosa
della nostra storia attraverso la forza di un amore contrastato. Peccato per un
finale che non rende piena giustizia al cammino intrapreso.
genere: narrativa
anno di pubblicazione: 2021
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