Una rosa dal mare - Romano Battaglia -
recensione a cura di Patrizia Zara
"Questa è una storia vera.
È il racconto autentico di un grande amore.
Ne sono venuto a conoscenza attraverso una lettera che la protagonista mi ha
scritto, affinché la sua storia non andasse perduta.
È una testimonianza che ci illumina sul vero significato dell'amore e,
soprattutto, ci invita a riflettere sulla nostra capacità di amare."
Ho trovato questo libro, privo di sovraccoperta, tra i volumi del book-crossing
condominiale. Affascinata dalla premessa riportata, ho deciso di immergermi
nella lettura.
È un romanzo semplice, quasi ingenuo, privo di profondità e dalla trama
modesta. Eppure, "Una rosa dal mare"* di Romano Battaglia si rivela
un racconto delicato, come il vellutato petalo di una rosa. La sua prosa,
essenziale e poetica, ci avvolge in un mondo di emozioni genuine, dove le
parole ci abbracciano con un’intensità che sa di dolcezza e autenticità.
La storia d’amore tra Silvia e Roberto, apparentemente ordinaria e comune, si
trasforma in qualcosa di straordinario, immortalata come un segreto custodito
in una bottiglia trasportata dal mare. Questo amore diventa unico, come lo è
ogni forma d’amore: miracoloso, salvifico, privo di tossicità e possesso.
Silvia, divorziata, e Roberto, sposato con figli, sono colleghi di lavoro. La
loro amicizia cresce lentamente, nutrita da piccoli gesti e momenti di
dolcezza. Quando l’amicizia evolve in un amore con la "A" maiuscola,
tutto cambia.
La narrazione di Battaglia è semplice ma vellutata, un profumo di rosa bagnata
dalla brezza marina. Con le sue pagine, ci invita a riflettere sulla nostra
capacità di amare e ci avvolge in una dolcezza struggente.
Attraverso la lettera di Silvia all'autore, scopriamo la passione che la
risveglia dal torpore del divorzio, grazie ai gesti silenziosi di un amore
autentico.
"Se ti chiedono qual è la cosa più importante nella vita, tu rispondi:
prima, dopo, sempre, l’amore."
Consiglio questa lettura a chiunque desideri immergersi in una storia sincera e
delicata, priva di eccessi melodrammatici. La narrazione, con la sua
semplicità, si mantiene in superficie, limpida e pura come acqua di sorgente.
Due/tre ore di lettura leggera e piacevole.
genere: narrativa
anno di pubblicazione:1994
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