La biblioteca dei libri dimenticati - Nicola
Pesce -
recensione a cura di Francesca Simoncelli
“La biblioteca dei libri dimenticati” è un libro
affascinante, che parla di amore, riscatto, rinascita e, naturalmente, di
libri, autori e librerie.
Leda è una ragazza del sud Italia, con un passato ed una
famiglia difficili e una gran voglia di ricominciare.
L'incontro con un signore di Venezia le darà la possibilità
di riscattarsi e di realizzare il sogno di aprire una libreria.
Da qui inizierà per lei una nuova vita, tante avventure e
nuove amicizie.
In questa libreria scoprirà una biblioteca segreta, dove
vengono custoditi i libri sconosciuti di autori di epoche passate e proprio qui
troverà un passaggio per tornare indietro nel tempo e si troverà a passeggiare
per San Pietroburgo con Dostoevskij e per Recanati con Leopardi e avrà l'onore
di conversare con loro.
Ad intrecciarsi con la protagonista, c'è la storia di un
gatto nero che, rimasto solo, cerca il suo posto nel mondo e, dopo varie
avventure e disavventure, si ritrova davanti la libreria di Leda, diventandone
anche lui un frequentatore.
Di questo libro ho apprezzato in particolar modo tre
cose:
-il fatto che Leda sia una ragazza "normale", non
una di quelle protagoniste alte, belle e magre: insomma lei è una persona con
la quale chiunque di noi si può identificare;
-il fatto che il gatto parli in prima persona, quindi il
lettore può essere coinvolto al meglio nelle sue vicissitudini, nei suoi
pensieri, nelle sue riflessioni;
-infine, il fatto che sia un romanzo che parla di libri e di
scrittori, dettaglio che io amo particolarmente.
Devo dire che è stato un bell'azzardo per l'autore far
parlare scrittori del calibro di Dostoevskij e Leopardi, prendersi la
responsabilità di pensare cosa loro potessero dire se avessero avuto una
conversazione così surreale con una donna del nostro tempo.
Il libro, secondo me, è scritto bene, è scorrevole,
pieno di dettagli e descrizioni.
Fin dalle prime pagine, ci si affeziona a Leda e al
micio, poi, via via, a Riccardo, Donatella, Andrea... Chi sono? direte
voi.
Leggete il libro, se lo volete sapere!
Posso anticiparvi che quando arriverete all'ultima pagina,
avrete l'impressione che siano dei cari amici, che state salutando con un ciao,
non con un addio.
È una di quelle storie che ti cattura emotivamente e, ad
ogni frase, ridi, ti arrabbi e trattieni il respiro insieme ai personaggi;
quando pensi di essere già abbastanza coinvolto, ecco che appare la biblioteca
dei libri dimenticati e tu rimani a bocca aperta e un attimo dopo passeggi
insieme a Leda e Dostoevskij, quasi fossi né “Le notti bianche”.
genere: narrativa
anno di pubblicazione: 2024
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