Il conforto della vastità - Gretel Ehrlich -
recensione a cura di Francesca Tornabene
Tutto in natura è un costante invito a essere ciò che
siamo"
Ho conosciuto la grandezza di questo libro grazie alla serie
televisiva Yellostone.
Rapita da quel titolo ho iniziato il mio viaggio letterario
nei territori del Wyoming alla ricerca del "conforto della vastità" .
Stregata dalla poesia della Ehrlich, ho perso la bussola tra
visioni, sogni e presagi di una distesa sconfinata di immagini surreali.
In un diario, pieno di racconti, un reportage di un viaggio
trascendente, di rinascita e di resilienza.
Una ballata intrinsa di tenerezza, forza, sangue,
malinconia, polvere e terra.
È stato come cavalcare attraverso un paesaggio unico e
irresistibile degli anni '80, in balia del richiamo primordiale della terra.
Gretel lascia la città per trasferirsi in un ranch in mezzo
alla natura selvaggia dell'ovest in cerca di conforto per la morte del
compagno.
Negli spazi aperti, nella solitudine, nel rapporto con la
natura, gli animali e i cowboy, lei ritrova se stessa e il suo posto nel mondo.
È stato più di un sogno ad occhi aperti: gli spazi
sconfinati, spirituali e curativi dell'antico West, tra rodei, cavalli,
ranches, danze del sole e generazioni passate.
Ho vissuto un'avventura ancestrale e astrale che ha
rafforzato il mio legame profondo con la terra.
Illusi, crediamo di possedere la terra...ma è lei che ci
possiede, ci nutre e ci cura come solo una madre può fare!
Ha ragione Gretel, un lutto non si supera mai, ma il dolore
può essere infuso di benefiche ondulazioni.
Bisogna rimboccarsi le maniche, fare spazio, rallentare,
andare oltre per vivere quelle onde, placare il dolore.
Così, travolta da pensieri viandanti sul senso
dell'esistenza, sulla sacralità dei luoghi, del silenzio, degli strati di pelle
che rivestono la nostra anima, ho finito di leggere il libro.
Ho imparato che il conforto si può trovare ovunque e che se
ogni posto che vedi è uguale ad un altro, tanto vale tornare nel luogo in cui
ti senti a casa!
Mi sento così piena. Grata. Viva. Fortunata.
Il mondo continua cambiare, l'aria è carica di elettricità
ed io sento ancora quella voce e sorrido...
"In passato mi è stato chiesto: <<Che fai là
fuori!? Non ti annoi?>>. Il problema in realtà è l'opposto. Qui c'è
troppo di tutto. Fatico a tenere il passo".
genere: narrativa
anno di pubblicazione: 2022
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