Vuoti di
memoria – Valerio Varesi
Recensione a cura di Dario Brunetti
Vuoti di memoria è il nuovo romanzo di Valerio Varesi uscito per Mondadori con protagonista il commissario Soneri.
Carmelo Musci, un killer
professionista appartenente all’ndrangheta è stato accusato dell’efferato
omicidio di Romeo Calandri e del suo socio Luciano Orsi. Se il primo delitto è
qualcosa di fin troppo riscontrabile vista la brutalità nella dinamica appurata
dagli inquirenti, il secondo diventa possibile ma non determinato dall’assoluta
certezza.
Si sa solo che Luciano Orsi è
scomparso lo stesso giorno che Calandri è stato assassinato. Ma mentre si sta
celebrando la messa ricordando Orsi, l’uomo riappare come se fosse un fantasma
su una barca al largo di Cesenatico.
Dal momento della sua ricomparsa
saranno molteplici i quesiti che affliggeranno e non poco il commissario Soneri
e la sua squadra. In cosa può essere coinvolto l’uomo, nell’uccisione del suo
socio e quindi nella stessa fuga oppure è scappato anche lui per non finire sotto
i colpi di Carmelo Musci? Ma è stato il killer a saldo della cosca malavitosa a
compiere il delitto Calandri?
Interrogativi ai quali può
rispondere una sola persona che corrisponde a Luciano Orsi, titolare di
un’agenzia di pompe funebri, ma l’uomo non ricorda, lo stato di shock nel quale
è caduto gli ha provocato uno stato di amnesia, un vuoto di memoria.
Varesi ci riporta alla cronaca dei
nostri giorni in cui la malavita organizzata controlla il business sulle pompe
funebri, un giro d’affari enorme che rimpingua le loro casse.
Ed è proprio di qui che parte
l’indagine del commissario Soneri, dal momento in cui Luciano Orsi non potrà
essere utile alle indagini a causa della perdita della memoria.
Varesi esplora con perizia il
disagio della condizione umana e del suo personaggio nel quale focalizza
l’intera vicenda. A cosa ha portato il mancato ricordo di Orsi nel momento
cruciale dei fatti, quale giustificazione può trovare la sua fuga e che ruolo
può avere Cristina Agazzi, l’ex moglie dell’uomo, una donna fredda, glaciale,
schiava del denaro.
Troppi misteri intorno a un uomo
che Soneri, coadiuvato dall’ispettore Juvara e dal saggio Nanetti farà fatica a
decifrare, come se la nebbia se li stesse portando via e allora non rimane che
stabilire delle certezze ricostruendo la scena del crimine, partendo dall’arma
che ha colpito a morte il socio di Orsi.
Sull’uomo, non restano che ipotesi
e mille interrogativi per un personaggio ambiguo e sfuggente che sembra stia
manipolando la stessa realtà.
Per scoprirlo bisogna maneggiare
con cura un noir introspettivo che ci porta nuovamente a esplorare i labirinti
della mente attraverso il personaggio di Soneri sempre più scontroso,
profondamente deluso dalle ingiustizie politico-sociali che relega l’intera
umanità alla sconfitta.
Non si arriva per caso a scrivere
la diciottesima indagine con protagonista un personaggio senza tempo che non
accetta la realtà in cui vive e sembra farci i conti duramente, a volte nemmeno
Angela, la sua compagna riesce ad alleviare le sue inquietudini interiori,
eppure il nostro commissario è lì, non molla per forte senso di giustizia e
osserva prendendo atto di una società sempre più alla deriva.
La magia di Parma avvolta nella
nebbia e attraverso il suo respiro bianco, si porta con sé misteri del passato
e del presente e in cui niente diventa come realmente sembra.
Ennesimo noir di spessore di un
maestro di stile ed eleganza come Varesi che ancora una volta affronta
tematiche sociali figlie del nostro tempo.
genere: noir
anno di pubblicazione: 2024
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